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sabato 15 dicembre 2012

Praia Do Rosa, la spiaggia dei surfisti


Ho deciso di visitare Praia Do Rosa su consiglio di una mia carissima amica brasiliana che mi ha parlato bene del posto, ma in particolare perché avevo letto che da quelle parti c'era la possibilità di avvistare qualche balena, purtroppo sono arrivato nel periodo sbagliato, qualche mese prima sarebbe stato l'ideale.
Partito alle 12 dal Terminal Rodoviario Maria Rita di Florianopolis, dopo un'ora e mezza abbondante arriva la mia fermata. Mi trovo davanti uno stradone, SC-434, credevo di essere già a Praia Do Rosa e che avrei dovuto giusto camminare un pò per raggiungere il mio alloggio e la spiaggia, ma cosi non era. 
Infatti dopo aver camminato per più di 10 minuti chiedo informazioni ad un passante, il quale mi dice che Praia Do Rosa è a 7 km da li, quindi non mi rimaneva che fare AutoStop! 
Tenendo sempre in mente del pericolo faccio una sorta di selezione, guardando all'interno delle auto per capire con chi avere a che fare, fino a quando vedo una opel corsa nera con una tavola da surf sopra e due ragazzi nell'abitacolo, riesco a fermarli e a strappargli un passaggio. I due ragazzi sono brasiliani, molto simpatici, parliamo in portoghese.
Mi accompagnano fino a Praia Do Rosa in quanto non conoscevano il mio alloggio, li ringrazio e vado subito ad un market a chiedere se fosse a conoscenza della Pousada Morada Esperenca, stavo iniziando a perdere la 'speranza', pensare che avessi presso una fregatura online. Fortuna vuole che il signore conoscesse la titolare, la chiama e la signora in 5 minuti mi viene a recuperare in auto.
La Pousada è una bella struttura su
due piani, con una grande cucina in comune, giardino, e più camere, la mia molto spaziosa con bagno privato, balcone e amaca, 70 R$ / notte. 
Sistemo gli zaini, metto un costume e mi dirigo subito in spiaggia.
Questa viene comodamente suddivisa in Praia Norte e Praia Sul, la parte nord meno ventilata è molto più gradita ai balneanti. Cammino e dopo un po' inizio a vedere un gran bel panorama, onde lunghe che si susseguono l'un l'altra fino a bagnare questa baia a mezza luna, circondata da colline con una fitta vegetazione e con all'interno una piccola laguna.
1,2,3,4,5,10,100 passi ed eccomi qua, con i piedi nella sabbia di Praia Do Rosa, c'è poca gente, il tempo non è dei migliori, ma la spiaggia è veramente enorme, peccato per il mare che è agitato ed è sconsigliato farsi una nuotata, eccetto per qualche avventuroso surfista  che trova in questa la situazione ideale per divertirsi. Era il 20 dicembre, l'alta stagione qui inizia a gennaio e mi dicono ci sia un delirio, migliaia di persone da tutte le parti del sud america e del mondo che stanno in spiaggia.

Faccio una lunga camminata  ascoltando musica e cantando pure, una sensazione unica di libertà nel bel mezzo della natura. Qualche passante se ne accorge e mi fa un pollice alto.

Proseguo verso la parte Nord della spiaggia fino in fondo e qui intravedo un sentiero,  decido di seguirlo, mi porta su e sempre più su, fino a quando incontro un ragazzo che mi chiede informazioni, capisco che è italiano e finiamo in uno dei bar lungo la spiaggia a bere une buona birra Skol. Tra chiacchiere e risate si fanno le 19 ed entrambi andiamo via e prima di rientrare faccio un po' di spesa ad un market per  la colazione del giorno dopo.
Dopo aver fatto una doccia esco nuovamente in cerca di un buon ristorante dove cenare. Il centro di Praia Do Rosa è pieno di locali che si trovano lungo le due strade principali.
Mi fermo a La Fabrica del Taco, lungo il Caminho Do Rei, un posto carino, all'aperto e con quell'arietta giusta che ti fa star da Dio. Ordino una caipirinha e su consiglio della cameriera prendo  una 'Campechanas'. Un piatto tipico mexicano, molto buono, con costolette di maiale, lardo e una salsa, il tutto su una tortilla. Ordino un'altra Caipirinha e inizio a far amicizia con tutto lo Staff, cameriere, cuochi, argentini e mexicani, qualcuno con origini italiane, sono di casa quindi. Li saluto e vado via, il letto mi sta aspettando. Prima di dormire però passo un pò di tempo a rilassarmi sull'amaca e riprendo a scrivere momenti e sensazioni della giornata passata sul  mio diario di viaggio.

Il giorno dopo esco con l'intenzione di riprendere quel sentiero nel punto in cui lo avevo lasciato, ero molto curioso di capire dove portasse. Da notare una formazione rocciosa che da l'impressione di essere un 'Uomo Sdraiato'. Ancor più su si arriva in un punto spartivento, dove soffia veramente forte, mi spinge all'indietro, dovevo stare attento! Proseguo  e a distanza di 4-5 metri vedo un serpente rosso e nero attraversare il sentiero, faccio subito 10 balzi indietro e aspetto un pò, paura!
Riprendo e faccio di corsa quel tratto per poi proseguire più su fino ad un punto dove la visuale su Praia Do Rosa è bellissima. Un indicazione scioglie il rebus, la stradina porta ad un'altra spiaggia, Praia Vermelha; ad un certo punto il sentiero si immerge in una vegetazione talmente fitta da avvolgerlo completamente, dove qualche raggio solare riesce a penetrare. Inizia un'alternarsi di sali scendi a prova di vero trekking, fino a quando dopo più di mezz'ora raggiungo finalmente la spiaggia, che si conserva totalmente allo stato naturale, molto wild, senza nessuna struttura ricettiva. Mi fermo li 20 minuti per recuperare energie, sto già pensando che sarà dura rifare il percorso al contrario, e in salita soprattutto...eccolo qui...
Una volta tornato indietro mi fermo a pranzare in un bar lungo la spiaggia,  sandwich e birra, dopodiché ho voglia di fare un bagno, il mare è mosso purtroppo, ma vedo tanta gente fermarsi alle spalle della spiaggia dove al suo interno c'è una piccola laguna. Voglio vivere questa esperienza, poso lo zaino e faccio una bella nuotata. 


L'acqua è veramente calda, una sensazione strana però, non sono abituato per nulla, ma ne approfitto per fare due bracciate. 
Il tempo sta diventando minaccioso e quindi decido di rientrare alla Pousada e magari passare per il centro e acquistare qualche souvenir. 
La fortuna vuole che mi trovassi dentro una bottega mentre fuori iniziava a scatenarsi l'impossibile, una tempesta tropicale. Piove a dirotto, raffiche di vento fortissime che spazzano via tutto, tegole, rami, con una facilità impressionante. C'è da aver paura ma in quel momento ero felice di poter assistere a quello spettacolo, la natura da spettacolo!  Guardare per credere......
















Venti minuti di panico e paura finisce tutto quanto, il sole torna a splendere su Praia Do Rosa ed io posso rientrare alla Pousada.
La tempesta ha creato qualche disagio, manca la corrente, case e strade senza luce, i tecnici lavorano per ripristinare il tutto. Io esco ugualmente e vado di nuovo alla Fabrica del Taco dove mi sono trovato benissimo; le strade sono tutte infangate e ringrazio il mio Nokia del 15-18 che con la sua lucina mi aiuta a non cadere in qualche pozzanghera. Arrivato ordino un Heiniken e un tacos con gamberi, con delle salse piccanti. Ho solo 30 R$ e non potendo utilizzare la carta di credito non ordino nient'altro. Passa un'oretta e come d'incanto arriva la luce, cameriere: una caipirinha!!! 
Faccio amicizia con un gruppo di ragazzi anche loro in vacanza e iniziamo a cantare sulle note di Volaaaareee, oohhooo, Cantaaareee ooohhohoh...
Mi sono divertito molto e a fine serata siamo andati tutti in spiaggia. Sono rimasto seduto ad osservare il cielo più stellato che abbia mai visto, è stata sempre una mia passione scrutarlo, cercare le costellazioni, trovare la stella polare che cambia sempre orientamento a seconda del punto della terra in cui ci si trova. Si  fanno le tre e i ragazzi mi accompagnano alla pousada.

Il mattino dopo avrei dovuto prendere un mezzo per raggiungere il Terminal Rodoviario di Imbituba, ma la sig.ra Maria Helena, titolare della Pousada, è stata cosi gentile da accompagnarmi in macchina. Li mi aspettava un'autobus della Compagnia Eucatur che mi avrebbe portato a Porto Alegre.

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