Oggi è il 21/12/2012, che secondo il calendario dei Maya corrisponde alla 'fine del mondo'. Non credo molto ad una previsione fatta migliaia di anni fa e con gli strumenti che avevano a disposizione tra l'altro; beh speriamo vada tutto per il meglio!!
Alle 11:15, con venti minuti di ritardo, lasciamo il Terminal di Imbituba con un un'autobus a 2 piani della compagnia Eucatur (www.eucatur.com.br) che dovrebbe arrivare intorno alle 18:40 a Porto, dove alle 20:30 avrei preso una coincidenza con un'altro autobus diretto a Punta De L'Este.
Avevo già acquistato il biglietto per Porto Alegre al Terminal Maria Rita di Florianopolis, pagandolo 55 R$, da loro sito internet è possibile fare un check delle linee e orari ma non acquistare in quanto c'è bisogno del 'Codice Fiscale Brasiliano'.
La mia amica brasiliana mi aveva avvertito che le strade brasiliane erano un disastro, ma non pensavo fino a quel punto! La sfortuna vuole che lunghe code causate da lavori in corso ci facesse accumulare 3 ore di ritardo; arriviamo al Terminal Rodoviario di Porto Alegre alle 21:30, e la frittata è fatta.
Per prima cosa mi dirigo in uno sportello della compagnia TTL, dell'autobus per Punta Del Este (www.ttl.com.br) e, chiedo se ci fosse ancora qualche posto disponibile per il giorno dopo. Dopo una lunga attesa vengo accontentato e ottengo un nuovo biglietto, mi è andata bene perché altrimenti mi sarebbe saltato tutto il planning.
Ottenuto il biglietto, trovo un'internet point e collegandomi su booking prenoto un posto letto all' Hostel Porto Do Sol, 30 R$ per posto letto in dormitorio, con bagno in comune e colazione inclusa. Salgo su un taxi e in 10 minuti sono li.
Sistemati gli zaini esco subito e vado alla ricerca di un ristorante per cenare, camminando per le strade senza sapere dove fossi. Era quasi mezzanotte e per fortuna ne trovo uno ancora aperto sull'avenida Venancio Aires, Cerilo Bar, con un pò di gente, il che vuol dire 'si mangerà bene'. Scelgo dal menu birra e 'Frango à Passarinha Moda da Casa' (27,50 R$).
In italiano vuol dire 'pollo uccellino' e si chiama cosi perché il pollo viene tagliato a piccoli pezzi. Si tratta di pollo fritto con polentine, uova di quaglia, olive verdi, un piatto veramente enorme che non sono riuscito a finire e la parte rimasta l'ho portata via con me, niente male comunque.
Il giorno seguente dopo aver fatto colazione e aver lasciato gli zaini in reception, prendo una mappa e vado dritto verso il centro di Porto Alegre, ho circa 7 ore per visitare la città.
Cammino per un pò e lungo l'Avenida Osvaldo Aranha trovo un parco molto grande e vivace, il Parco Farroupilha Redencao, con al suo interno un laghetto artificiale, un monumento ('Lo spedizioniere') in omaggio ai soldati della 2° Guerra Mondiale, campi da calcio, piste d'atletica, anfiteatro, insomma c'è di tutto.
Vicino al monumento assisto ad alcuni anziani che bevono un 'Mate', un'infusione preparata con foglie sminuzzate dell'erba Mate e bevuta calda tramite una Bombilla (cannuccia).
Mi muovo dal lato opposto, esattamente sull'Avenida Joao Pessoa dove c'è un mercato che si estende lungo tutta la via.
Veramente un bel mercato, ricco di prodotti artigianali, prodotti agro-alimentari e tutto rigorosamente biologico. Ho visto molte cose particolari, quella che però mi ha incuriosito di più era la preparazione del 'Caldo de Cana', ovvero il succo della canna da zucchero, spremuto al momento e bevuto puro o con l'aggiunta di succo di limone o ananas. Lo assaggio, molto buono, strano ma buono!
Finito il giro al mercato biologico mi avvio verso il centro e in 10 minuti lo raggiungo senza alcuna difficoltà, e molto semplice muoversi tra le vie di Porto Alegre. Qui si respira già un'aria del tutto diversa, c'è molto movimento, i negozi sono strapieni, venditori ambulanti a destra e sinistra, spettacoli per la strada, sembra proprio di respirare il vero clima brasiliano, felizidade e alegria. Mi fermo in una bancarella è compro del Pane De Quejo, pane con formaggio gratinato, molto buono.
Proseguendo arrivo alla Rua Dos Andradas e vedo una struttura imponente, la Chiesa Das Dores, la più antica chiesa esistente della città.
A poche centinaia di metri dal centro c'è il Mercato Comunale, molto simile a quello di Florianopolis, soprattutto per la struttura esterna. Anche qui si trova di tutto, da prodotti artigianali, souvenir, abbigliamento, e prodotti agroalimentari, tra i quali prevalgono ondate di Frutta.
Sono rimasto molto incuriosito dai modi in cui vengono esposti gli alimenti, in particolare carne e pesce, ai limiti dell'igienicità, almeno secondo gli standard europei, qui però è nella normalità.
Infine avevo intenzione di fare un bel bagno credendo ci fosse il mare a Porto Alegre, ma non avevo studiato bene Geografia e quindi mi sono fatto una camminata di 5-6 km fino alla Praia De Belas, per nulla. Infatti si tratta di un grande estuario di 5 fiumi classificato però come Lago Guaiba, non balneabile è un pò inquinato. E' comunque molto frequentato, c'è un lungolago molto carino e pieno di chioschi, luogo ideale per passeggiare, correre e per rilassarsi con un buon drink.
A questo punto rientro di nuovo in ostello, prendo gli zaini e mi dirigo alla Rodoviaria, dove finalmente alle 20:30 prenderò l'autobus che mi porterà a Punta Del Este, sperando di non avere nuove sorprese.
E' stata una visita inaspettata quella di Porto Alegre ma alla fine ho avuto la possibilità di visitare un'altra città del Brasile.
Per quel poco che ho potuto vedere in mezza giornata posso dire che di Porto Alegre mi è piaciuta in modo particolare la sua vivacità, i suoi colori e la sua gente, ma mi ha deluso il fatto che non ci fosse il mare vicino.
Sistemati gli zaini esco subito e vado alla ricerca di un ristorante per cenare, camminando per le strade senza sapere dove fossi. Era quasi mezzanotte e per fortuna ne trovo uno ancora aperto sull'avenida Venancio Aires, Cerilo Bar, con un pò di gente, il che vuol dire 'si mangerà bene'. Scelgo dal menu birra e 'Frango à Passarinha Moda da Casa' (27,50 R$).
In italiano vuol dire 'pollo uccellino' e si chiama cosi perché il pollo viene tagliato a piccoli pezzi. Si tratta di pollo fritto con polentine, uova di quaglia, olive verdi, un piatto veramente enorme che non sono riuscito a finire e la parte rimasta l'ho portata via con me, niente male comunque.
Il giorno seguente dopo aver fatto colazione e aver lasciato gli zaini in reception, prendo una mappa e vado dritto verso il centro di Porto Alegre, ho circa 7 ore per visitare la città.
Cammino per un pò e lungo l'Avenida Osvaldo Aranha trovo un parco molto grande e vivace, il Parco Farroupilha Redencao, con al suo interno un laghetto artificiale, un monumento ('Lo spedizioniere') in omaggio ai soldati della 2° Guerra Mondiale, campi da calcio, piste d'atletica, anfiteatro, insomma c'è di tutto.
Mi muovo dal lato opposto, esattamente sull'Avenida Joao Pessoa dove c'è un mercato che si estende lungo tutta la via.
Veramente un bel mercato, ricco di prodotti artigianali, prodotti agro-alimentari e tutto rigorosamente biologico. Ho visto molte cose particolari, quella che però mi ha incuriosito di più era la preparazione del 'Caldo de Cana', ovvero il succo della canna da zucchero, spremuto al momento e bevuto puro o con l'aggiunta di succo di limone o ananas. Lo assaggio, molto buono, strano ma buono!
Proseguendo arrivo alla Rua Dos Andradas e vedo una struttura imponente, la Chiesa Das Dores, la più antica chiesa esistente della città.
A poche centinaia di metri dal centro c'è il Mercato Comunale, molto simile a quello di Florianopolis, soprattutto per la struttura esterna. Anche qui si trova di tutto, da prodotti artigianali, souvenir, abbigliamento, e prodotti agroalimentari, tra i quali prevalgono ondate di Frutta.
Sono rimasto molto incuriosito dai modi in cui vengono esposti gli alimenti, in particolare carne e pesce, ai limiti dell'igienicità, almeno secondo gli standard europei, qui però è nella normalità.
Infine avevo intenzione di fare un bel bagno credendo ci fosse il mare a Porto Alegre, ma non avevo studiato bene Geografia e quindi mi sono fatto una camminata di 5-6 km fino alla Praia De Belas, per nulla. Infatti si tratta di un grande estuario di 5 fiumi classificato però come Lago Guaiba, non balneabile è un pò inquinato. E' comunque molto frequentato, c'è un lungolago molto carino e pieno di chioschi, luogo ideale per passeggiare, correre e per rilassarsi con un buon drink.
A questo punto rientro di nuovo in ostello, prendo gli zaini e mi dirigo alla Rodoviaria, dove finalmente alle 20:30 prenderò l'autobus che mi porterà a Punta Del Este, sperando di non avere nuove sorprese.
E' stata una visita inaspettata quella di Porto Alegre ma alla fine ho avuto la possibilità di visitare un'altra città del Brasile.
Per quel poco che ho potuto vedere in mezza giornata posso dire che di Porto Alegre mi è piaciuta in modo particolare la sua vivacità, i suoi colori e la sua gente, ma mi ha deluso il fatto che non ci fosse il mare vicino.
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