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sabato 21 novembre 2015

Due giorni a Bucarest

Partito da Bergamo Orio Al serio alle 06:15 con un volo Ryanair, dopo due ore abbondanti arrivo all'Aeroporto Internazionale Otapeni di Bucarest e considerata l'ora in più, per il fuso orario, erano già le 9:15.
Una volta in aeroporto per prima cosa ho cambiato 10 € per un tasso di cambio 1€ = 4.4150 Lei, dopodiché ho seguito le indicazioni per l'autobus diretto al centro città, segnalato bene e facile da trovare. Si tratta dell'Autobus Express 783, che parte ogni 20 minuti dal Terminal Arrivi; è possibile acquistare un biglietto di andata e ritorno presso una cabina vicina al costo di 8,60 Lei.
Nel giro di 40 minuti arriviamo in centro, esattamente in Piata Unirii, Piazza dell'Unificazione, dove la prima cosa che avevo notato era la presenza di tanti zingari, adulti, ragazzi e bambini. Oltre a questo l'occhio mi era caduto sulla vetrina di una rosticceria con tante cose appetitose, molto appetitose; ho comprato 3 torte con amarena e formaggio, ottime!
L'ostello si trovava li vicino, e seguendo la mappa che avevo opportunamente salvato sul mio telefono in 10 minuti mi trovavo all'Antique Hostel, sulla Splaiul Indipendentii. Qui avevo prenotato un posto letto in dormitorio per 2 notti, con bagno in comune al costo di 85 Lei, circa 19 €.
E' una bellissima struttura che si sviluppa su tre piani, con una cucina moderna al piano terra, un terrazzo al primo piano e una sala in comune al secondo, con balcone e splendida vista sul fiume Dambovita e su Piazza Unirii.
Completato il check-in sono andato a prendere posto e sistemare gli zaini nell'armadietto, per questo porto sempre con me 2-3 lucchetti preferendoli, per ragioni di sicurezza, a quelli che consegnano in reception.
Scendo giù in cucina e prendo una tazza di Tè, chiacchierando con i ragazzi dell'ostello e chiedendo qualche informazione su dove trovare un Exchange a buon cambio e su dove trovare la Stazione dei Treni e Autobus, volevo acquistare sin da subito i biglietti per Sibiu e per Sofia.
Su consiglio dei ragazzi mi sono diretto sul Bulevardul Corneliu Coposu, dove dopo qualche centinaio di metri si trovavano una serie di Exchange e, tra questi, uno faceva proprio al mio caso, con un tasso di cambio 1€ = 4,4370 Lei, ottimo.
Quindi vado in metro, acquisto un biglietto giornaliero, 8 Lei, e prendo la linea verde per Gara du Nord dove si trova la principale stazione dei treni di Bucarest, la più grande di tutta la Romania. Una volta arrivato li mi reco allo sportello per viaggi internazionali per chiedere informazioni sui treni diretti a Sofia e purtroppo c'era un solo treno per giorno che parte alle 12:50 da Bucarest.
Non era quello che volevo, cercavo una soluzione notturna, per non sprecare una giornata in viaggio e spendere una notte in meno in ostello.
Da qui ho preso un'altra metro per la fermata Pacii, sulla linea rossa, dove nei pressi si trova l'Autogara Militari,  una Stazione di Autobus e Minibus per viaggi Nazionali. Anche qui nessuna risposta positiva per Sofia, mentre sono riuscito a trovare una compagnia di autobus, la Dacos, che fa la tratta Bucarest-Sibiu, comprando il biglietto per 52 Lei. Per il momento ero apposto, dovevo trovare prima una soluzione per Sibiu, per Sofia avrei avuto ancora tempo a disposizione.
Da quel momento iniziava il giro turistico per Bucarest, era l'11 novembre ma sembrava primavera, fuori c'era una giornata meravigliosa, quasi 20 gradi, assurdo, non me l'aspettavo ed essendo un po' imbottito iniziavo a sentir caldo. Decido quindi di andare al Parco Herastrau, a nord della città, scendendo alla fermata della linea blu Aviatorilor.
Non appena sono uscito dalla metro mi trovavo davanti uno spazio con centinaia di bici, si trattava di un noleggio. Mi sono recato allo sportello, ho chiesto informazioni, ed alla fine ho noleggiato una bici per 1 ora al costo di 5 Lei.
E' stata veramente una grande idea, mi sono divertito ed ho girato in lungo e largo per tutto il parco, un vero senso di libertà.
Il parco Herastrau è il più grande di Bucarest estendendosi su una superficie di 110 ettari, con in mezzo l'omonimo lago, il Lago Herastrau. Entrato dall'ingresso vicino l'uscita della metro subito mi trovavo nel Viale delle Cariatidi, Aleea Cariatidelor, dove su ambo i lati si trovano Statue, rappresentati dei poeti, e termina con la Fontana Modura.
Proseguo liberamente lungo altre vie, tappezzate da una vegetazione ricca e rigogliosa, pioppi, frassini, aceri, salici, ciliegi e roseti, arrivando fino al lago, dominato dalla presenza, in lontananza, della Casa Presei Libere, uno dei punti di riferimento di Bucarest che ricorda il regime comunista.
Ho costeggiato il lago fino ad attraversare un ponte che porta all'Isola Trandafirilor, in cui si trova la Ronda dei Padri Fondatori dell'Europa, dodici enormi teste di bronzo che rappresentano il desiderio di entrare a farne parte.
Più avanti un'altro ponte riconduce alla terraferma e vicino si trovano l'Hard Rock Cafè e un'enorme birreria, Beraria H, che può ospitare fino a 5000 persone. In questo parco oltre alla meravigliosa e avvolgente natura, si trovano alcuni edifici come il Museo del Villaggio, il Teatro Herestrau, e anche qualche ristorante e molti baracchini. In questi ultimi si possono trovare delle specialità, come i Carnati (salsicce), Porumb (granoturco) e Kurtoskalac, un tipico dolce ungherese.
Ho continuato il mio giro incontrando un Giardino Giapponese, skatepark, spazi per cani, giochi per bambini, insomma c'è di tutto. Quindi ho proseguito sull'Aleea Michael Jakson, una via dedicata ala cantante dopo il suo concerto live nel '92, il primo mega concerto pop dopo la caduta del regime che segnò l'inizio di un'epoca per molti giovani.
Arrivato in fondo mi trovavo di fronte l'Arco Di Trionfo, in stato di restaurazione, quindi non era un gran vedere, dopodiché essendo passata quasi un'ora sono andato a riconsegnare la bici.
Proseguo quindi a piedi lungo la Bulevardul Aviatorilor dove nel mezzo di una rotonda si erge il monumento Eroilor Aerului, dedicato alla memoria di piloti militari e civili rumeni che hanno contribuito allo sviluppo del trasporto aereo.
Continuando sempre su questo vialone si arriva a Piata Victoriei, una delle più grandi e importanti piazze di Bucarest, dominata dal Palatul Victoria, edificio sede del Governo Rumeno.
Sempre nei pressi di questa piazza, esattamente sulla Soseaua  Kiseleff, si trovano i 3 musei più visitati in assoluto: il Museo del Contadino Romeno, Muzeu Taranului Roman, dedicato ai mestieri tradizionali e al senso artistico rumeno, il Museo Nazionale di Geologia, Muzeul National de Geologie, che detiene più di 80000 campioni di  minerali, rocce e fossili ed il Museo di Storia Naturale, Muzeul de Istorie Naturala, Grigore Antipa, che mostra la dinamica della vita sulla terra. Iniziavo a sentirmi un po' stanco per cui avevo deciso di prendere la metro e rientrare in Ostello.
Arrivato qui ho scambiato due chiacchiere con dei ragazzi italiani e stranieri giù in cucina dopodiché ho fatto una bella doccia calda e ho riposato per qualche oretta. Prima di uscire sono andato nella living room del I° piano, dove c'era un altro gruppo di ragazzi pronti per andare a cenare da qualche parte; passiamo un po' di tempo chiacchierando sul balcone, osservando la piazza e il corso del fiume illuminati dalle luci della città, veramente una bella vista.
Abbiamo chiesto allo Staff dell'ostello qualche consiglio su dove mangiare bene e alla fine siamo andati al ristorante Caru'cu Bere, in una traversa di Calea Victorei di fronte il Palazzo CEC.
E' un ristorante datato, una leggenda, che risale al 1879 ed è riconosciuto come Monumento Storico. Già dall'esterno si poteva intuire che è frequentatissimo in quanto non c'era un posto libero, ma fortunatamente nel giro di 20 minuti si era liberato un tavolo e ci siamo accomodati, ordinando 3,5 l di birra in comune e io personalmente, una cotoletta di pollo con patate al forno.
Nel frattempo, prima di cenare, ho fatto un giro all'interno potendone ammirare la sua bellezza in pieno stile bavarese, con diversi affreschi, vetrate colorate, e una struttura realizzata prevalentemente in legno, elementi tradizionali che sicuramente lo fanno distinguere da tutti gli altri locali e birrerie. Abbiamo cenato e bevuto benissimo spendendo solo 40 Lei a testa, circa 9 €.
Dopo ci siamo spostati nella zona della vita notturna, che si sviluppa nell'area compresa tra Calea Victoriei e Splaiul Indipendentei, dove una serie di stradine, Strada SmardanStrada SelariStrada Lipscani, si intrecciano e si susseguono tra loro a formare un reticolo pieno di Ristoranti, Bar, Discoteche, Night Club, Centri Massaggio e Negozi di vario genere.
Tantissimi turisti colgono al volo i prezzi stracciati di Ryanair per passare i weekend nelle diverse capitali Europee, ed anche quel sabato sera ne era una testimonianza, tantissimi Italiani e Spagnoli, gente del posto, riempivano le strade e in locali, une vera e propria Night Life.
Siamo entrati in diversi locali dove bere un cocktail poteva costare dagli 8 agli 11 Lei (2 - 2,5 €), una sciocchezza se paragonato ai nostri standard. Ci siamo veramente divertiti e verso l'una siamo rientrati in Ostello, che si trova li a due passi (un'altro punto a favore dell'Antique Hostel è soprattutto la vicinanza a quest'area dell'Old town).
La notte ho riposato più che potevo e infatti il giorno dopo sono uscito solamente dopo l'una. Per prima cosa sono andato in un'altra stazione di Autobus, Autogara Filaret, prendendo il Tram n° 7 da Piazza Unirii, che in 5 minuti mi ha lasciato esattamente davanti l'ingresso. Ho fatto un brevissimo check alla tabella partenze constatando che c'è un solo autobus per Sofia, che parte alle 16 arrivando alle 7:30 del mattino seguente, un'infinità; ho chiesto ancora informazioni ad un'operatore su altre eventuali autostazioni da cui partissero autobus per Sofia, ma nulla da fare. Quindi fino a quel momento non avevo trovato nessun mezzo di trasporto che facesse la tratta di notte e non avevo proprio intenzione di cedere.
A quel punto ho lasciato l'autostazione e mi sono spostato nel parco adiacente, si trattava del Parcul Carol, realizzato da un architetto francese e inaugurato nel 1906, per i 40 anni della monarchia di Re Carol I.
Quella mattina all'ingresso c'erano diverse bancarelle con articoli di antiquariato, libri di testo, souvenir, quadri e altro ancora, che hanno attirato la mia attenzione e di qualcun'altro. Finito il giro ho messo piede nel grande vialone dove in fondo non si può non notare l'imponente Mausoleo, un Monumento agli Eroi della lotta per la Libertà e il Socialismo alto 48 metri.
Il Parco si estende su una superficie di 45 ettari con tanto di laghetto interno e, come tutti gli altri parchi della città, anche questo è molto curato e offre piacevoli passeggiate lungo i suoi sentieri alberati. In questo parco si trovano anche un'Arena Romana, dove vengono organizzate gare di lotta e pugilato, e l'Istituto Astronomico dell'Accademia Romena.
Stavo osservando la mappa dal mio cellulare e mi ero accorto che a 200 metri si trovava un'altro parco, Parcul Tineretului, e quindi essendo in vena naturalistica sono andato anche lì.
E' un parco più grande che si sviluppa su un'intera collina, con un sacco di viali alberati ideali per passeggiare, piste ciclabili e parchi giochi per bambini ai quali si aggiungono anche giostre, trampolini e autoscontro. In mezzo si trova un grande lago artificiale con ristorante panoramico, Cafeneaua Actorilor de Vara e una Sala Polivalenta, luogo di ritrovo per concerti, eventi sportivi e mostre.
Ultimata la visita a questo parco sono tornato sulla via principale ed ho preso l'autobus n°312 che mi ha riportato in Piazza Unirii. Erano diverse volte che passavo da questa Piazza, senza mai soffermarmi più di tanto.
Si tratta una della piazze più grandi di Bucarest, nodo centrale del trasporto pubblico di superficie e sotterraneo, dominata dal Centro Commerciale Unirea mentre nella parte centrale si trova un parco con delle fontane dove rilassarsi. La piazza è attraversata dal vialone Bulevardul Unirii, che porta dritti verso l'enorme Palazzo del Parlamento, la cui sagoma è visibile anche da lontano.
Quindi mi sono avviato sul vialone e più mi avvicinavo più diventava grandioso e imponente: 84 metri di altezza con una facciata larga 270 metri, per una superficie totale di 350000 metri quadrati, che lo rendono il secondo edificio più grande al mondo per estensione dopo il Pentagono e il terzo per volume dopo Cape Canaveral negli Stati Uniti e la Grande Piramide in Egitto.
Il Palazzo, chiamato in passato Casa del Popolo fu realizzato nel
1984 per ordine del leader del regime dittatoriale Nicolee Ceausescu, con materiali esclusivamente rumeni, basti pensare che 1 milione di metri cubi di marmo proveniva solamente dalla Transilvania.
Ha uno stile architettonico tipico delle costruzioni sovietiche e rappresenta uno dei più tardi esempi di classicismo socialista. C'è anche la possibilità di visitarlo grazie a delle visite guidate in diverse lingue della durata di un'ora, dove in genere vengono mostrate e spiegate 10/15 stanze.
Dopo aver scattato qualche foto panoramica per catturare l'intera facciata, ho ripercorso il vialone tornando in piazza Uniri, dove ho acquistato qualche snack salato al solito negozio.
Da qui avevo deciso di recarmi nella zona più alla moda di Bucarest, che si sviluppa lungo Calea Victoriei.
E' la strada più antica di Bucarest, lunga 2,7 km che collega Splaiul Indipendentei a Piata Victoriei, dove Soseaua Kiseleff prosegue verso nord. Lungo il suo tracciato si possono trovare, sin da subito, molte delle principali attrazioni cittadine, infatti avevo percorso un centinaio di metri e già potevo ammirare il Palazzo della CEC Bank,  dove l'attenzione viene catturata dall'arco centrale sorretto da grosse colonne corinzie sotto il quale è presente un'orologio. 
Di fronte ad esso il Museo Nazionale di Storia Rumena, dove al suo interno viene illustrata la storia della Romania attraverso diverse collezioni che vanno dal Paleolitico fino all'Era Moderna. Sui suoi gradini ospita una statua molto criticata e fotografata, la Statua di Traiano.
A pochi passi dal Museo si trova la Biserica Zlatari, una chiesa con cinque torri e una facciata bianca con ornamenti di mattoni rossi, e cinquecento metri più avanti si trova il Palazzo del Circolo Militare Nazionale, Cercul Militari National, realizzato nel 1911, con uno stile neoclassico francese, sul sito del vecchio monastero Sarindar, la cui fontana di fronte ne prende il nome.
Ho camminato ancora lungo Calea Victoriei, passando per il piccolo Teatro Odeon in perfetto stile anni '50, fino ad arrivare in Piata Revolutiei, Piazza della Rivoluzione, resa famosa dalla caduta di Ceausescu il 21 dicembre 1989.
In questa grande piazza si trova il vecchio Palazzo Reale oggi sede del Museo d'Arte della Romania, la Libreria dell'Università di Bucarest con la Statua di Re Carol I di fronte ad essa, e in mezzo si erge il Monumento della Rinascita.
Si tratta di un obelisco che sanguina nel punto in cui infilza una matassa e che rappresenta il sangue versato per la disfatta del Comunismo e la Rinascita.
Sulla piazza si affaccia anche una piccola ma bellissima chiesa Ortodossa, Biserica Cretulescu,  una delle chiese nascoste di Bucarest risalente al 1722 e realizzata in mattoni rossi.
Subito dopo inizia Piata George Enescu con il suo Ateneo Romano che non è altro che una sala per concerti. Di particolare bellezza è soprattutto l'edificio, preceduto da un peristilio, appoggiato su sei colonne e sotto questo peristilio si trovano cinque medaglioni a mosaico che rappresentano i cinque dei più grandi principi : Neagoe Basarab, Alexandru cel Bun, re Carol I, Vasile Lupu e Matei Basarab. Nella stessa piazza si trova la Filarmonica.
Quindi non trovando sulla cartina qualche altro punto d'interesse su Calea Victoriei ho proseguito sulla Strada Stirbei Voda, dove ad una certa altezza mi sarei trovato davanti all'ingresso dei Giardini Cismigiu, Gradina Cismigiu.
Si tratta del parco pubblico più antico della città che si estende su una superficie di 16 ettari ed è organizzato secondo lo stile dei parchi inglesi, concepito in una prima fase dall'architetto paesaggista tedesco Carol Meyer e nella seconda dal suo connazionale l'architetto Fr. Rebhun, al quale si deve l'attuale aspetto.

Al suo interno sono presenti oltre 10000 specie di piante, alberi secolari e fiori, tra cui la Ninfea Tropicale e l'Iris Nano, e in mezzo prende spazio un laghetto, dove si possono fare giri in barca e d'inverno si trasforma in una pista di pattinaggio. Ci sono anche alcune statue come la Rotonda degli Scrittori Classici Romeni e un Monumento ai Soldati Francesi caduti durante la prima guerra mondiale. Avendo tempo a disposizione mi sono seduto su una panchina godendomi quel momentaneo relax e quella moltitudine di colori, pensando intanto a cosa mangiare più tardi.
Passata mezz'oretta ho lasciato il parco dal lato opposto in prossimità del Collegio Nazionale Gheorghe Lazar, percorrendo successivamente la Bulevardul Regina Elisabeta fino a Piata Universitii e da qui la Bulevardul Ion C. Bratianu.
A metà altezza mi sono fermato davanti una piazzola, Piata Roma, dove si trova un monumento della Lupa Capitolina con tanto di incisione S.P.Q.R..
Il monumento è stato donato dallo Stato Italiano a quello Rumeno nel 1906 in occasione del 40° avversario dell'ascesa al trono romeno del principe tedesco Carlo I.
Dalla piazzola inizia Strada Lipscani, già citata precedentemente come una delle vie principali di Bucarest e delle sua vita notturna. Mi sono spostato lungo questa e poi lungo Strada Selari dove in fondo a quest'ultima si trova sulla sinistra la Biserica Curtea Veche, una chiesa che anticamente si trovava nella cinta muraria della Curtea Veche, Vecchia Corte Principesca, e fungeva da cappella del palazzo. Risale al XV secolo ed è il più antico della città. Erano quasi le 18 e sono rientrato in ostello, passando il tempo a chiacchierare con gli altri ragazzi in cucina.
Intorno alle 20 però sono uscito nuovamente per andare a cenare, sapevo già dove andare, Cara Cu' Bere, e sapevo anche cosa ordinare, Ciorba de Fasole, una delle zuppe più amate in Romania e originaria della Transilvania. E' una zuppa di fagioli borlotti con Ciolan (prosciutto di maiale affumicato con l'osso), cipolle, peperoni, pomodori, paprika e panna acida, il tutto servito all'interno di una forma di pane, più tipico di cosi!
Oltre ad essere bella da vedere era anche buona da gustare e il meglio arriva quando la zuppa è finita e ti rimane da mangiare la crosta del pane. E' stata una cena molto rapida ed economica (11 Lei),  ma era quel che mi serviva prima di andare a letto.
Il mattino seguente alle 7 ero già in piedi e dopo aver fatto una doccia e preparato gli zaini ho lasciato l'ostello, dirigendomi in Piata Unirii. Qui ho acquistato prima delle Crèpes con confettura di ciliege e dopo sono sceso in metro prendendo un treno diretto alla fermata Pacii vicino l'Autogara Militari, dove alle 9 sarei partito con un'autobus per Sibiu.

Bucarest è una città che negli ultimi anni sta vivendo il suo miglior boom turistico anche per via del cambio favorevole euro/lei. Anche se non è ben vista da molti secondo me ha il suo fascino, per la sua bellezza, la ricchezza di musei e monumenti, per i suoi luoghi storici e per la sua atmosfera in generale. E' una città sicura, molto curata e quello che più mi ha sorpreso è stata la quantità e la qualità di verde presente, che la rende molto godibile da parte di tutti e delle famiglie in modo particolare. Per i giovani l'Old Town è fatta su misura, con oltre 300 locali, tanta musica, divertimento e gente da tutte le parti del mondo.  E' una meta sicuramente affascinante da visitare, non per niente è soprannominata la 'Piccola Parigi'.


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