Alle 9:30 partivo dalla Stazione di Cluj-Napoca, con un treno regionale diretto a Brasov. L'orario di arrivo era previsto per le 16:25, quindi mi aspettava un viaggio abbastanza lungo.
Fortunatamente ero in buona compagnia, con dei ragazzi giovani e anche simpatici, e di conseguenza il viaggio, grazie anche al bel panorama della Transilvania rurale che si intravedeva dal finestrino, era stato 'scorrevole' e anche piacevole.
Fortunatamente ero in buona compagnia, con dei ragazzi giovani e anche simpatici, e di conseguenza il viaggio, grazie anche al bel panorama della Transilvania rurale che si intravedeva dal finestrino, era stato 'scorrevole' e anche piacevole.
Alle 16:55, con solo mezz'ora di ritardo, siamo arrivati alla stazione di Brasov, e una volta uscito fuori ho trovato la città completamente imbiancata.
Inizialmente mi ero prefissato di viaggiare durante la notte e arrivare a Brasov al mattino, in modo tale da avere un'intera giornata a disposizione per visitare la città e poi ripartire il giorno seguente per Bucarest. Ma visto e considerato che alla fine sono arrivato nel tardo pomeriggio, avrei dovuto ottimizzare il tempo a disposizione per visitarla. Non avevo neanche una una prenotazione per quella notte, per cui sono subito andato a cercare disponibilità in qualche ostello di cui avevo preso nota nei miei appunti di viaggio.
Quindi orientandomi con google maps, mi sono diretto verso il centro, passando per Strada 13 Decembrie, Strada Iuliu Maniu ed infine Strada Nicolae Lorga. Lungo questa la mia attenzione è stata catturata da una castello illuminato su di una collina, e guardando la mappa avevo realizzato che si trattava della Cittadella di Brasov, Cetatuja de pe Straja. Non ci ho pensato due volte e subito ho cercato una via per raggiungerla.
Alla congiunzione di queste ultime due vi si trova una scalinata, che porta in Strada Mihai Eminescu. Quindi ho proseguito a sinistra e dopo una ventina di metri, ho trovato, sulla mia destra, l'ingresso per un'altra scalinata, molto più ripida, che conduceva a Strada Cetatuia.
Proseguendo lungo questa sono arrivato alla Cittadella. E' stata una salita molto impegnativa in quanto il fondo era molto scivoloso per la neve ghiacciata, ed in più il peso dello zaino e la pendenza, l'hanno resa più difficoltosa, con rischio di scivoloni ripetuti da un momento all'altro, soprattutto nell'ultima scalinata.
Proseguendo lungo questa sono arrivato alla Cittadella. E' stata una salita molto impegnativa in quanto il fondo era molto scivoloso per la neve ghiacciata, ed in più il peso dello zaino e la pendenza, l'hanno resa più difficoltosa, con rischio di scivoloni ripetuti da un momento all'altro, soprattutto nell'ultima scalinata.
Arrivato in cima lo spettacolo che la fortificazione mi offriva era unico, grazie anche alle luci che riflettevano sul fitto manto nevoso. Questa fortificazione venne realizzata nel XV secolo come Torre di Guardia, con un bastione di legno e quattro Torri. Nel corso dei secoli ha subito diverse ristrutturazioni con muri in pietra e trincee, per resistere agli attacchi dei cannoni. Oggi ospita al suo interno un ristorante molto speciale. Purtroppo quel giorno era chiuso e di conseguenza non sono potuto entrare. Ho fatto quindi un giro intorno da dove si ha una splendida vista panoramica sul lato occidentale della città.
Scattate un po' di foto sono tornato indietro, andando veramente adagio per evitare di scivolare. Una volta rientrato su Strada Nicolae Larga, sono andato verso il primo ostello che si trovava all'angolo con Strada Lunga, il Promenade Hostel. Con un colpo di fortuna, al primo tentativo sono riuscito a trovare un posto per dormire, in dormitorio con 8 persone, bagno in comune, per un totale di 31 Lei (6,85€). Dopo aver completato il check-in e sistemato lo zaino, ho fatto una doccia caldissima e lunghissima, dopodiché ho pianificato la serata.
Dall'ostello ho raggiunto in pochi minuti Strada Dupa Ziduri ( via dietro le muri), lungo la quale si sviluppa parte dell'antica cinta muraria che difendeva la città. La stradina costeggia un piccolo ruscello e lascia posto ad una piacevole passeggiata. Qui troviamo anche due importanti torri, costruiti fuori dalla cinta, la Torre Bianca (Turnul Alb) e la Torre Nera (Turnul Negru).
Entrambe sono visitabili da vicino, ma salire sulla Torre Bianca è molto più complicato che salire sulla Torre Nera, in quanto ci sono una serie di gradini ripidissimi da affrontare e ci si dovrebbe almeno sentire un po' agili è in forma per farlo. Prima di salire sulla Torre Bianca si passa sotto un Bastione, il Bastionul Graft, una splendida reliquia del 15 ° secolo, ben conservato e ora facente parte del Museo Storico di Brasov.
Salire su quella gradinata ghiacciata è stata un'altra avventura, uno sport estremo, il ghiaccio però non ha prevalso e non sono caduto, e alla fine quando si arriva su ci si rende conto che ne è valsa la pena. Entrambi le viste dall'alto sono fantastiche, con una visuale panoramica sul centro storico, l'enorme Cattedrale e la montagna alle sue spalle.
La città interamente coperta di neve, il riflesso delle luci, un cielo con delle sfumature particolari, avevano reso quel momento unico e spettacolare, e devo dir la verità mi sentivo molto fortunato. Uno dei miei tanti sogni è quello di poter vedere un'aurora boreale un giorno, e diciamo che quell'atmosfera mi faceva già sognare.
A pochi passi delle fine si Strada Ziduri, si trova una rotonda, ed ho proseguito su Strada Sir Ludwig Van Beethoven, dove lungo la sua sinistra si trovano due importanti Porte Antiche di Accesso alla città, Porta Ecaterina e qualche decina di metri dopo Porta Schei.
La prima venne realizzata, in stile gotico, nel 1526, e rappresentava l'unico accesso per i romeni al quartiere Schei. La torre esterna è l'unico elemento rimanente della fortificazione, con un tetto circondato da 4 torrette circolari a simboleggiare l'autorità della città, identificata nello stemma scolpito sulla facciata principale.
Porta Schei venne realizzata in seguito, nel 1827-1828, per soddisfare l'esigenze del traffico in continua crescita per l'accesso al quartiere Schei.
Costruita in pietra e in mattoni in stile classico, ha forma di un'arco trionfale con tre ingressi, quello principale al centro, di grandi dimensioni, e due più piccoli, in basso a sinistra e destra, per i pedoni. La sua realizzazione provocò nel tempo il mancato utilizzo di Porta Ecaterina che fini per ricoprire un ruolo secondario.Da qui ho percorso tutta Strada Prundului arrivando a Piata Uniri. In questa piazza si trova un'importante monumento agli eroi della prima guerra mondiale, Statuia Soldatului Necunoscut, che raffigura un soldato rumeno a mano armata in posizione di attacco. Al lato opposto della piazza, attraverso una porta si può entrare nel cortile della meravigliosa Biserica Sfantul Nicolae, tempio della chiesa ortodossa rumena, fondata nel 1292 e ristrutturata in seguito nel 15° secolo.
Costruita inizialmente in stile gotico, nelle fasi successive della sua realizzazione, venne adattata alle linee dell'architettura barocca, assumendo la forma attuale, a cui venne aggiunta una cappella, una torre slanciata e quattro torri angolari. Al suo interno sono presenti affreschi realizzati dal maestro Misu Popp.
A quel punto, osservando anche la mappa turistica, non c'era nient'altro di interessante da vedere, e quindi mi sono catapultato nell'epicentro del centro storico, ripercorrendo le strade fino a Strada George Baritiu.
Lungo questa si trova la Chiesa Nera (Biserica Neagra), simbolo più conosciuto della città di Brasov. Si tratta della più grande Chiesa Gotica della Penisola Balcanica, lunga 90 metri e con un campanile alto 65 m. Realizzata tra il 1385 e il 1545, fu colpita da un'incendio nel 1689, episodio per il quale le fu attribuito l'attuale nome. Al suo interno è è presente una grande collezione di tappeti orientali, e un'enorme organo del 1839 con circa 4000 canne, fabbricato dalla Buchholz di Berlino. Notevoli anche le decorazioni interne in stile barocco.
Un centinaio di metri più avanti ecco Piata Sfatului (Piazza del Consiglio). E' il fiore all'occhiello di Brasov, probabilmente una delle più belle piazze delle Romania. Completamente pedonale, è circondata da edifici colorati, con in mezzo la sede del vecchio Municipio (Casa Sfatului), che risale al 1420, e oggi sede del Museo di Storia di Brasov e del Centro di Informazioni Turistiche.
La torre del Municipio è in realtà molto più antica della costruzione stessa, infatti in passato, prima di essere accorpata, era una torre di avvistamento per l'avvicinamento dei barbari. Sia nella piazza, che nelle vie che si diramano da essa, è possibile trovare molti Ristoranti, Pub, Caffetterie, dove poter mangiare e bere, e altrettanti negozi di Souvenir.
Dalla Piazza mi sono in seguito spostato sulla vicina Strada Repubblicii, senza dubbio la principale via turistica di Brasov che porta a Piata Eroilor. Questa via è fiancheggiata da edifici di tre/quattro piani, ed è ricca di cortili, la maggior dei quali nascondono al loro interno piccoli bar e pub.
Ho continuato a girare per le vie nei dintorni, cercando allo stesso momento un buon posto dove cenare, fino a quando ho trovato l'offerta che più mi allettava.
Sono andato al Jamaica Bar&Grill, in Strada Michael Weiss. Qui ho preso, per un totale di 37 Lei (circa 8 €), una Birra da 0,5 L, una crema di zuppa di verdure, una Cotoletta di pollo e una torta al cioccolato, insomma una bella e buona cena ad un prezzo stracciato.
Dopo cena sono rientrato in ostello organizzandomi di già per il giorno seguente.
CASTELLO DI BRAN
Alle 7 del mattino ero già sveglio, sono andato in cucina preparando un buon caffè, e in mezz'oretta sono uscito lasciando definitivamente l'ostello. Dalla Piazza finalmente riuscivo a scattare una foto alla montagna con la scritta "holliwodiana" Brasov, che alla sera non riuscivo mai a catturare. Quindi ho attraversato la città, per le Boulevardul Eroilor, Boulevardul 15 Noiembrie e Boulevardul Victoria, arrivando alla stazione dei Autobus (Autogara 1) che si trova di fianco la stazione dei treni.
Qui stavo cercando un'autobus che andasse a Bran, esattamente al Castello di Dracula, ma dopo aver chiesto informazioni ad uno sportello, mi è stato detto che gli autobus locali partono dall'Autogara 2, un'altra stazione a 4 km di distanza dall'Autogara 1. Ho preso un taxi e in 15 minuti ero lì, pagando 10 Lei (2,2 €).
Una volta avute le indicazioni sulla piattaforma di partenza dell'autobus, ho approfittato dell'attesa per acquistare due tranci di torta alla ricotta, al bar della stazione, li stavo mangiando con gli occhi. Una vera bontà!l
Il biglietto lo si fa direttamente a bordo, e la tratta di solo andata per Bran costa 7 Lei (1,5€).
Per raggiungerla abbiamo impiegato circa 40 minuti, con un'autobus piuttosto "folcloristico", e lungo il tragitto abbiamo intravisto anche la città di Rasnov, diroccata su di una collina.
L'autobus ci ha lasciati all'incrocio tra la strata statale DN 73 e Strada Valeriu Lucian Bologa, e già da qui s'intravedeva il Castello. Per raggiungerlo bastano pochi passi, attraversando la stradina con tanti di negozi e bancarelle locali, dove prevalentemente prodotti alimentari locali e una miriade di souvenir. Una volta attraversata la via mi trovavo davanti allo sportello, dove ho acquistato il biglietto d'ingresso per 30 Lei (6,7 €). La sicurezza non mi ha permesso di salire con lo zaino, ma molto gentilmente me lo hanno custodito nel loro ufficio.
Il castello di Bran, oggi è divenuto Museo di Storia e Arte Feudale, fu costruito nel 1378 come difesa e controllo della strada commerciale che univa la provincia della Valacchia alla Transilvania, e si trova immerso in un paesaggio pittoresco e meraviglioso, pieno di storia e di mistero, legato al leggendario Vlad Tepes.
Quest'ultimo condusse la Valacchia per tre volte, ed è venerato come eroe popolare per aver protetto la popolazione rumena sia a sud che a nord del Danubio. Era un principe autoritario e crudele, infatti faceva ricorso a dure punizioni: i traditori venivano pelati, bolliti, decapitati, impiccati, bruciati vivi, accecati, impalati, e proprio per queste crudeltà prese il nome di Vlad Tepes (Vlad l'impalatore).
Il "Conte Dracula", è nato da un mito, da un'immagine mediatizzata con Favole tedesche e folclore, facendolo divenire il più famoso personaggio della Transilvania del XV secolo.
Dalla storia locale della Transilvania, l'irlandese Bram Stocker, creò il suo personaggio più famoso, Il Conte Dracula, (Diavolo) protagonista dell'omonimo romanzo.
La visita al Castello inizia subito con una scalinata, giusto per farci prendere confidenza.
Costruito con blocchi di pietra fiume e mattoni, in cima è sormontato da quattro torri nei quattro punti cardinali: la Torre della Polveriera, la Torre di Osservazione, la Torre Est e la Torre della Porta.
Al suo interno, tra i diversi piani, le camere e i corridoi formano un labirinto misterioso, dove ci sono esposte importanti reperti dell'epoca e tra i più importanti si possono ammirare :
La Sala d'Armi, dove sono presenti armi del XV-XVII secolo, tra cui balestre, fucili, spade e armature dimostrando cosi il carattere militare del Castello;
La Sala dei Consigli o Cancelleria, la Cappella delle fortezza, in stile gotico;
La Sala di Musica, con pezzi in stile rinascimentale, fiorentino, barocco, pezzi di ceramiche italiane, inglesi e spagnole, risalenti al periodo che va dal XVI al XVIII secolo;
La Camera da letto con un'imponente letto con baldacchino, monumentale come dimensione, appartenenti allo stile barocco del XVII-XVIII secolo;
La Camera Orientale o Camera Tirolese, con icone di legno, importanti per valore storico e artistico.
La Camera delle torture. Sotto le scale c'è una camera stretta che veniva usata come prigione del castello. Il capitello della fontana in cortile interno veniva usato come nascondiglio sotterraneo.
A mio parere il Castello è più affascinante all'esterno che all'interno, dove sembra essere più un'esposizione di arredamenti dei secoli XVIII e XIX Non c'è nulla di particolarmente rilevante, ma è l'atmosfera che si respira che rende questa visita quasi d'obbligo.
Terminato il giro mi sono riversato per le bancarelle nei pressi dell'ingresso, e riuscendo a trattare il prezzo di qualche souvenirs ne ho portati un paio via con me. Quindi mi sono avviato verso la fermata dell'autobus e in pochi minuti ne è arrivato uno.
CASTELLO DI PELES
Arrivato alla stazione di Brasov, con un taxi mi sono spostato all'Autogara 1, e qui ho acquistato il biglietto per un Treno Regionale diretto a Sinaia, 9,35 Lei (2,10 €), con partenza alle 13:48.
In meno di un'ora ero già arrivato a destinazione. Il viaggio è stato bello, grazie anche all'incantevole paesaggio innevato regalato dalle montagne dei Carpazi, come potete vedere da questo breve video.
Il Castello dista dalla stazione circa 2 km, e raggiungerlo è veramente un gioco da ragazzi.
Una volta usciti dalla stazione si deve salire su per le scale di fronte ad essa, che portano sulla Bulevardul Carol I, e quindi proseguire a destra lungo questa fino a passare davanti un Casinò. Qui sulla sinistra ci si immette in Strada Eroilor, che fa un curvone ed ad un certo punto diventa Strada Manasterii, che, come il nome stesso fa intuire, conduce al Monastero di Sinaia (Manastirea Sinaia). Questo monastero fu costruito tra il 1690 e 1695 dal Principe Mihail Cantacuzino, avendo come obiettivo anche la tutela della rotta commerciale sulla valle del fiume Prahova (fiume che attraversa Sinaia). E' costituito da due cortili circondati da edifici bassi, e al loro centro si trovano du chiese realizzate in stile bizantino: la più grande realizzata nel 1695, Biserica Sfanta Treme, e l'altra realizzata nel 1846, Biserica Domnului.
In occasione del bicentenario del monastero venne realizzato, inoltre, il primo museo religioso del paese, contenente al suo interno oggetti preziosi appartenenti alla famiglia Cantacuzino, e anche la Prima Bibbia tradotta in rumeno, datata 1668.
Proseguendo sulla strada e portandosi alle spalle del monastero, si entra in una stradina acciottolata, Aleea Carmen Sylva, immersa nel verde e fiancheggiata da tante bancarelle. Dopo un centinaio di metri comincia l'ultima salita, che termina davanti uno scenario fiabesco, con la vista del Castello di Peles, cinto da un vasto prato verdeggiante e da alte conifere, in un'atmosfera unica.
Il Castello di Peles fu costruito tra il 1873 e il 1914, da parte di Carol I Hohenzolleren, primo Re di Romania, in uno stile rinascimentale tedesco. Si compone di 160 camere e di una torre centrale alta 66 m. E' stata la residenza estiva Reale fino al 1947, ed oggi ospita un museo di colelzioni di dipinti, sculture, armature, tappeti, mobili, ecc.. Il suo stile ricco di decorazioni fa somigliare il Catello ad un castello da fiaba, una struttura dalle forme ardite che fa pensare ai castelli della Svizzera o della Baviera. Belli anche i suoi giardini, in uno dei quali sorge il Castello Pelisor, edificato come residenza di Re Ferdinando.
Purtroppo, per 5 minuti, ero arrivato in tempo per l'ultima visita, in quanto nel periodo invernale il Castello chiude alle 16, e nonostante abbia pregato in tutti i modi la guardia per potermi fare entrare e scattare qualche foto, non mi ha fatto entrare.
In ogni caso, il costo del biglietto per la visita completa del castello è di 50 Lei (11 €), altrimenti 20 Lei (4,50€) per visitare solo metà Castello. Per visitare Pelisor, invece, il costo è di 15 Lei.
Chi è studente porti con sé la tessera universitaria, potrete pagare metà in quasi tutti i luoghi turistici della Romania.
Mentre tornavo indietro, ho fatto un salto tra le bancarelle, acquistando qualche ricordo, notando un'ottima qualità della merce a prezzi onesti, motivo per cui vi consiglio di fare qui glia acquisti e non nel centro urbano. Avendo a disposizione ancora un paio d'ore, prima di prendere un'altro treno, ho fatto un giro in centro, lungo la via principale, Bulevardul Carol I, dove oltre al Palazzo del Municipio, non ho visto nient'altro di interessante. Quindi mi sono fermato in un pub, ordinando un buon panino e ammazzando il tempo connesso al wi-fi del locale. Scaduto il tempo a disposizione, sono ritornato in stazione, acquistano per 19 Lei (4,20 €) un biglietto per Bucarest.
Lì terminava il mio tour della Transilvania.
Brasov è un altro capitolo affascinante della Transilvania, forse il più bello per me.
Un'elegante città, con un centro storico ben curato e conservato, immersa in un'ambiente pittoresco medievale. E' una città viva, frizzante per la sua vita notturna, con tanti ristoranti, pub e club, che richiamano la presenza giovanile. Oltre a questo offre numerose attrazioni, un'architettura di prima classe, bastioni, cattedrali, e paesaggi tra i più belli del paese.
La presenza di due stazioni di autobus e una dei treni, fanno si che sia un'ottima base per spostarsi facilmente nelle località limitrofe e in tutta la Romania. E' quindi d'obbligo quindi andare a visitare le vicine Bran e Sinaia, dove ammirare i loro magnifici castelli.
Scattate un po' di foto sono tornato indietro, andando veramente adagio per evitare di scivolare. Una volta rientrato su Strada Nicolae Larga, sono andato verso il primo ostello che si trovava all'angolo con Strada Lunga, il Promenade Hostel. Con un colpo di fortuna, al primo tentativo sono riuscito a trovare un posto per dormire, in dormitorio con 8 persone, bagno in comune, per un totale di 31 Lei (6,85€). Dopo aver completato il check-in e sistemato lo zaino, ho fatto una doccia caldissima e lunghissima, dopodiché ho pianificato la serata.
Dall'ostello ho raggiunto in pochi minuti Strada Dupa Ziduri ( via dietro le muri), lungo la quale si sviluppa parte dell'antica cinta muraria che difendeva la città. La stradina costeggia un piccolo ruscello e lascia posto ad una piacevole passeggiata. Qui troviamo anche due importanti torri, costruiti fuori dalla cinta, la Torre Bianca (Turnul Alb) e la Torre Nera (Turnul Negru).
Entrambe sono visitabili da vicino, ma salire sulla Torre Bianca è molto più complicato che salire sulla Torre Nera, in quanto ci sono una serie di gradini ripidissimi da affrontare e ci si dovrebbe almeno sentire un po' agili è in forma per farlo. Prima di salire sulla Torre Bianca si passa sotto un Bastione, il Bastionul Graft, una splendida reliquia del 15 ° secolo, ben conservato e ora facente parte del Museo Storico di Brasov.
Salire su quella gradinata ghiacciata è stata un'altra avventura, uno sport estremo, il ghiaccio però non ha prevalso e non sono caduto, e alla fine quando si arriva su ci si rende conto che ne è valsa la pena. Entrambi le viste dall'alto sono fantastiche, con una visuale panoramica sul centro storico, l'enorme Cattedrale e la montagna alle sue spalle.
La città interamente coperta di neve, il riflesso delle luci, un cielo con delle sfumature particolari, avevano reso quel momento unico e spettacolare, e devo dir la verità mi sentivo molto fortunato. Uno dei miei tanti sogni è quello di poter vedere un'aurora boreale un giorno, e diciamo che quell'atmosfera mi faceva già sognare.
A pochi passi delle fine si Strada Ziduri, si trova una rotonda, ed ho proseguito su Strada Sir Ludwig Van Beethoven, dove lungo la sua sinistra si trovano due importanti Porte Antiche di Accesso alla città, Porta Ecaterina e qualche decina di metri dopo Porta Schei.
La prima venne realizzata, in stile gotico, nel 1526, e rappresentava l'unico accesso per i romeni al quartiere Schei. La torre esterna è l'unico elemento rimanente della fortificazione, con un tetto circondato da 4 torrette circolari a simboleggiare l'autorità della città, identificata nello stemma scolpito sulla facciata principale.
Porta Schei venne realizzata in seguito, nel 1827-1828, per soddisfare l'esigenze del traffico in continua crescita per l'accesso al quartiere Schei.
Costruita in pietra e in mattoni in stile classico, ha forma di un'arco trionfale con tre ingressi, quello principale al centro, di grandi dimensioni, e due più piccoli, in basso a sinistra e destra, per i pedoni. La sua realizzazione provocò nel tempo il mancato utilizzo di Porta Ecaterina che fini per ricoprire un ruolo secondario.Da qui ho percorso tutta Strada Prundului arrivando a Piata Uniri. In questa piazza si trova un'importante monumento agli eroi della prima guerra mondiale, Statuia Soldatului Necunoscut, che raffigura un soldato rumeno a mano armata in posizione di attacco. Al lato opposto della piazza, attraverso una porta si può entrare nel cortile della meravigliosa Biserica Sfantul Nicolae, tempio della chiesa ortodossa rumena, fondata nel 1292 e ristrutturata in seguito nel 15° secolo.
Costruita inizialmente in stile gotico, nelle fasi successive della sua realizzazione, venne adattata alle linee dell'architettura barocca, assumendo la forma attuale, a cui venne aggiunta una cappella, una torre slanciata e quattro torri angolari. Al suo interno sono presenti affreschi realizzati dal maestro Misu Popp.
A quel punto, osservando anche la mappa turistica, non c'era nient'altro di interessante da vedere, e quindi mi sono catapultato nell'epicentro del centro storico, ripercorrendo le strade fino a Strada George Baritiu.
Lungo questa si trova la Chiesa Nera (Biserica Neagra), simbolo più conosciuto della città di Brasov. Si tratta della più grande Chiesa Gotica della Penisola Balcanica, lunga 90 metri e con un campanile alto 65 m. Realizzata tra il 1385 e il 1545, fu colpita da un'incendio nel 1689, episodio per il quale le fu attribuito l'attuale nome. Al suo interno è è presente una grande collezione di tappeti orientali, e un'enorme organo del 1839 con circa 4000 canne, fabbricato dalla Buchholz di Berlino. Notevoli anche le decorazioni interne in stile barocco.
Un centinaio di metri più avanti ecco Piata Sfatului (Piazza del Consiglio). E' il fiore all'occhiello di Brasov, probabilmente una delle più belle piazze delle Romania. Completamente pedonale, è circondata da edifici colorati, con in mezzo la sede del vecchio Municipio (Casa Sfatului), che risale al 1420, e oggi sede del Museo di Storia di Brasov e del Centro di Informazioni Turistiche.
La torre del Municipio è in realtà molto più antica della costruzione stessa, infatti in passato, prima di essere accorpata, era una torre di avvistamento per l'avvicinamento dei barbari. Sia nella piazza, che nelle vie che si diramano da essa, è possibile trovare molti Ristoranti, Pub, Caffetterie, dove poter mangiare e bere, e altrettanti negozi di Souvenir.
Dalla Piazza mi sono in seguito spostato sulla vicina Strada Repubblicii, senza dubbio la principale via turistica di Brasov che porta a Piata Eroilor. Questa via è fiancheggiata da edifici di tre/quattro piani, ed è ricca di cortili, la maggior dei quali nascondono al loro interno piccoli bar e pub.
Ho continuato a girare per le vie nei dintorni, cercando allo stesso momento un buon posto dove cenare, fino a quando ho trovato l'offerta che più mi allettava.
Sono andato al Jamaica Bar&Grill, in Strada Michael Weiss. Qui ho preso, per un totale di 37 Lei (circa 8 €), una Birra da 0,5 L, una crema di zuppa di verdure, una Cotoletta di pollo e una torta al cioccolato, insomma una bella e buona cena ad un prezzo stracciato.
Dopo cena sono rientrato in ostello organizzandomi di già per il giorno seguente.
CASTELLO DI BRAN
Alle 7 del mattino ero già sveglio, sono andato in cucina preparando un buon caffè, e in mezz'oretta sono uscito lasciando definitivamente l'ostello. Dalla Piazza finalmente riuscivo a scattare una foto alla montagna con la scritta "holliwodiana" Brasov, che alla sera non riuscivo mai a catturare. Quindi ho attraversato la città, per le Boulevardul Eroilor, Boulevardul 15 Noiembrie e Boulevardul Victoria, arrivando alla stazione dei Autobus (Autogara 1) che si trova di fianco la stazione dei treni.
Qui stavo cercando un'autobus che andasse a Bran, esattamente al Castello di Dracula, ma dopo aver chiesto informazioni ad uno sportello, mi è stato detto che gli autobus locali partono dall'Autogara 2, un'altra stazione a 4 km di distanza dall'Autogara 1. Ho preso un taxi e in 15 minuti ero lì, pagando 10 Lei (2,2 €).
Una volta avute le indicazioni sulla piattaforma di partenza dell'autobus, ho approfittato dell'attesa per acquistare due tranci di torta alla ricotta, al bar della stazione, li stavo mangiando con gli occhi. Una vera bontà!l
Il biglietto lo si fa direttamente a bordo, e la tratta di solo andata per Bran costa 7 Lei (1,5€).
Per raggiungerla abbiamo impiegato circa 40 minuti, con un'autobus piuttosto "folcloristico", e lungo il tragitto abbiamo intravisto anche la città di Rasnov, diroccata su di una collina.
L'autobus ci ha lasciati all'incrocio tra la strata statale DN 73 e Strada Valeriu Lucian Bologa, e già da qui s'intravedeva il Castello. Per raggiungerlo bastano pochi passi, attraversando la stradina con tanti di negozi e bancarelle locali, dove prevalentemente prodotti alimentari locali e una miriade di souvenir. Una volta attraversata la via mi trovavo davanti allo sportello, dove ho acquistato il biglietto d'ingresso per 30 Lei (6,7 €). La sicurezza non mi ha permesso di salire con lo zaino, ma molto gentilmente me lo hanno custodito nel loro ufficio.
Il castello di Bran, oggi è divenuto Museo di Storia e Arte Feudale, fu costruito nel 1378 come difesa e controllo della strada commerciale che univa la provincia della Valacchia alla Transilvania, e si trova immerso in un paesaggio pittoresco e meraviglioso, pieno di storia e di mistero, legato al leggendario Vlad Tepes.
Quest'ultimo condusse la Valacchia per tre volte, ed è venerato come eroe popolare per aver protetto la popolazione rumena sia a sud che a nord del Danubio. Era un principe autoritario e crudele, infatti faceva ricorso a dure punizioni: i traditori venivano pelati, bolliti, decapitati, impiccati, bruciati vivi, accecati, impalati, e proprio per queste crudeltà prese il nome di Vlad Tepes (Vlad l'impalatore).
Il "Conte Dracula", è nato da un mito, da un'immagine mediatizzata con Favole tedesche e folclore, facendolo divenire il più famoso personaggio della Transilvania del XV secolo.
Dalla storia locale della Transilvania, l'irlandese Bram Stocker, creò il suo personaggio più famoso, Il Conte Dracula, (Diavolo) protagonista dell'omonimo romanzo.
La visita al Castello inizia subito con una scalinata, giusto per farci prendere confidenza.
Costruito con blocchi di pietra fiume e mattoni, in cima è sormontato da quattro torri nei quattro punti cardinali: la Torre della Polveriera, la Torre di Osservazione, la Torre Est e la Torre della Porta.
Al suo interno, tra i diversi piani, le camere e i corridoi formano un labirinto misterioso, dove ci sono esposte importanti reperti dell'epoca e tra i più importanti si possono ammirare :
La Sala d'Armi, dove sono presenti armi del XV-XVII secolo, tra cui balestre, fucili, spade e armature dimostrando cosi il carattere militare del Castello;
La Sala dei Consigli o Cancelleria, la Cappella delle fortezza, in stile gotico;
La Sala di Musica, con pezzi in stile rinascimentale, fiorentino, barocco, pezzi di ceramiche italiane, inglesi e spagnole, risalenti al periodo che va dal XVI al XVIII secolo;
La Camera da letto con un'imponente letto con baldacchino, monumentale come dimensione, appartenenti allo stile barocco del XVII-XVIII secolo;
La Camera Orientale o Camera Tirolese, con icone di legno, importanti per valore storico e artistico.
La Camera delle torture. Sotto le scale c'è una camera stretta che veniva usata come prigione del castello. Il capitello della fontana in cortile interno veniva usato come nascondiglio sotterraneo.
A mio parere il Castello è più affascinante all'esterno che all'interno, dove sembra essere più un'esposizione di arredamenti dei secoli XVIII e XIX Non c'è nulla di particolarmente rilevante, ma è l'atmosfera che si respira che rende questa visita quasi d'obbligo.
Terminato il giro mi sono riversato per le bancarelle nei pressi dell'ingresso, e riuscendo a trattare il prezzo di qualche souvenirs ne ho portati un paio via con me. Quindi mi sono avviato verso la fermata dell'autobus e in pochi minuti ne è arrivato uno.
CASTELLO DI PELES
Arrivato alla stazione di Brasov, con un taxi mi sono spostato all'Autogara 1, e qui ho acquistato il biglietto per un Treno Regionale diretto a Sinaia, 9,35 Lei (2,10 €), con partenza alle 13:48.
In meno di un'ora ero già arrivato a destinazione. Il viaggio è stato bello, grazie anche all'incantevole paesaggio innevato regalato dalle montagne dei Carpazi, come potete vedere da questo breve video.
Una volta usciti dalla stazione si deve salire su per le scale di fronte ad essa, che portano sulla Bulevardul Carol I, e quindi proseguire a destra lungo questa fino a passare davanti un Casinò. Qui sulla sinistra ci si immette in Strada Eroilor, che fa un curvone ed ad un certo punto diventa Strada Manasterii, che, come il nome stesso fa intuire, conduce al Monastero di Sinaia (Manastirea Sinaia). Questo monastero fu costruito tra il 1690 e 1695 dal Principe Mihail Cantacuzino, avendo come obiettivo anche la tutela della rotta commerciale sulla valle del fiume Prahova (fiume che attraversa Sinaia). E' costituito da due cortili circondati da edifici bassi, e al loro centro si trovano du chiese realizzate in stile bizantino: la più grande realizzata nel 1695, Biserica Sfanta Treme, e l'altra realizzata nel 1846, Biserica Domnului.
In occasione del bicentenario del monastero venne realizzato, inoltre, il primo museo religioso del paese, contenente al suo interno oggetti preziosi appartenenti alla famiglia Cantacuzino, e anche la Prima Bibbia tradotta in rumeno, datata 1668.
Proseguendo sulla strada e portandosi alle spalle del monastero, si entra in una stradina acciottolata, Aleea Carmen Sylva, immersa nel verde e fiancheggiata da tante bancarelle. Dopo un centinaio di metri comincia l'ultima salita, che termina davanti uno scenario fiabesco, con la vista del Castello di Peles, cinto da un vasto prato verdeggiante e da alte conifere, in un'atmosfera unica.
Il Castello di Peles fu costruito tra il 1873 e il 1914, da parte di Carol I Hohenzolleren, primo Re di Romania, in uno stile rinascimentale tedesco. Si compone di 160 camere e di una torre centrale alta 66 m. E' stata la residenza estiva Reale fino al 1947, ed oggi ospita un museo di colelzioni di dipinti, sculture, armature, tappeti, mobili, ecc.. Il suo stile ricco di decorazioni fa somigliare il Catello ad un castello da fiaba, una struttura dalle forme ardite che fa pensare ai castelli della Svizzera o della Baviera. Belli anche i suoi giardini, in uno dei quali sorge il Castello Pelisor, edificato come residenza di Re Ferdinando.
Purtroppo, per 5 minuti, ero arrivato in tempo per l'ultima visita, in quanto nel periodo invernale il Castello chiude alle 16, e nonostante abbia pregato in tutti i modi la guardia per potermi fare entrare e scattare qualche foto, non mi ha fatto entrare.
In ogni caso, il costo del biglietto per la visita completa del castello è di 50 Lei (11 €), altrimenti 20 Lei (4,50€) per visitare solo metà Castello. Per visitare Pelisor, invece, il costo è di 15 Lei.
Chi è studente porti con sé la tessera universitaria, potrete pagare metà in quasi tutti i luoghi turistici della Romania.
Mentre tornavo indietro, ho fatto un salto tra le bancarelle, acquistando qualche ricordo, notando un'ottima qualità della merce a prezzi onesti, motivo per cui vi consiglio di fare qui glia acquisti e non nel centro urbano. Avendo a disposizione ancora un paio d'ore, prima di prendere un'altro treno, ho fatto un giro in centro, lungo la via principale, Bulevardul Carol I, dove oltre al Palazzo del Municipio, non ho visto nient'altro di interessante. Quindi mi sono fermato in un pub, ordinando un buon panino e ammazzando il tempo connesso al wi-fi del locale. Scaduto il tempo a disposizione, sono ritornato in stazione, acquistano per 19 Lei (4,20 €) un biglietto per Bucarest.
Lì terminava il mio tour della Transilvania.
Brasov è un altro capitolo affascinante della Transilvania, forse il più bello per me.
Un'elegante città, con un centro storico ben curato e conservato, immersa in un'ambiente pittoresco medievale. E' una città viva, frizzante per la sua vita notturna, con tanti ristoranti, pub e club, che richiamano la presenza giovanile. Oltre a questo offre numerose attrazioni, un'architettura di prima classe, bastioni, cattedrali, e paesaggi tra i più belli del paese.
La presenza di due stazioni di autobus e una dei treni, fanno si che sia un'ottima base per spostarsi facilmente nelle località limitrofe e in tutta la Romania. E' quindi d'obbligo quindi andare a visitare le vicine Bran e Sinaia, dove ammirare i loro magnifici castelli.
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