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martedì 9 dicembre 2014

Phuket, l'isola del Divertimento

Partiti alle 9 da Koh Phi Phi  dopo circa 2 ore arriviamo al porto di Phuket che si trova praticamente dalla parte opposta del nostro alloggio, per cui c'è da prendere un mezzo. Nei paraggi non si vedono Songthaew (autobus locali di colore blu), quindi come tutti gli altri turisti siamo costretti a salire su un minivan. Non dimenticando tutto quello fatto sin dal primo giorno in Thailandia, tratto il prezzo con l'autista pagando 100 bath/persona invece di 150.
Visto la grandezza dell'isola e visto che avremmo passato solo 2 giorni abbiamo deciso di spendere una giornata a Kata Beach e una a Patong Beach.
Arrivati a Kata Beach raggiungiamo il nostro alloggio, Waree's Guesthouse, un'ottima struttura dove abbiamo prenotato una camera matrimoniale con bagno privato, condizionatore, ventilatore e tv, a 800 bath. Sistemiamo gli zaini e per prima cosa facciamo un giro nel mercatino di fronte, anche questo ricco di colori, di sapori, di odori, come in tutta la thailandia d'altronde. 
Dopo aver preso un buon frullato di frutta e qualcosa da stuzzicare raggiungiamo la spiaggia passando dal centro turistico.
Kata Beach è suddivisa da un promontorio in due baie, la grande è chiamata Kata Yai e la piccola Kata Noi.
Spiagge bianche e vellutate, non paragonabili di certo a quelle di Koh Tao o Koh Phi Phi ma comunque belle e soprattutto lontane dal turismo frenetico e quindi ideali per relax e per le famiglie.
Di fronte alla spiaggia di Kata Yai si trova anche una piccola isoletta, Koh Pu, che si può raggiungere a nuoto, tra barriere coralline e migliaia di pesci colorati. Dopo un paio di ore rilassanti lasciamo la spiaggia per fare un giro nel centro, anche qui molto movimentato e pieno di pub, ristoranti, negozi e agenzie di viaggio, ma comunque lontano da quel turismo estremo che si può trovare in altre parti dell'isola.
Rientrando ci fermiamo nei pressi della Guesthouse in un ristorante di famiglia e ceniamo, questa volta a base di pesce.
Il giorno seguente dopo aver fatto il check-out  ci tocca prendere un mezzo per arrivare a Patong Beach.
Non ci sono Songthaew diretti, allora proviamo con l'autostop, si ferma una jeep, ma ci chiedono 200 bath a testa per salire, assurdo!
Quindi non ci tocca che prendere un Songthaew per Phuket-town e da li un altro per Patong. E' un po' lungo come tragitto, ma ci è costato soli 75 bath/persona, mentre con un minivan avremmo dovuto pagare almeno 200 bath/persona; inoltre cosi abbiamo avuto anche la possibilità di fare un bel giro panoramico.
Siamo a Patong e dopo una lunga camminata troviamo il nostro alloggio, The Guest House, una struttura gestita da un'italiano. Anche qui camera matrimoniale, terrazzino, aria condizionata, bagno privato e caffè solubile in camera con bollitore, 666 bath.
Facciamo subito un giro in centro e già ci rendiamo che il posto è totalmente diverso da Kata Beach, molto più grande, pieno di turisti e nightclub. Cerchiamo anche di trovare un biglietto dell'autobus per l'aeroporto, trovando quello più economico con pick-up a 170 bath/persona.
La spiaggia a Patong Beach si estende per 4 km e non è di certo il luogo ideale per chi cerca tranquillità e relax. Infatti il gran numero di turisti e le attività acquatiche, come kite surf o jet sky, oltre che a contaminarla, la rendono molto frenetica.
La sera facciamo un giro lungo la via principale dove si concentra la movida notturna, circondata da locali con il volume della musica che è sempre più alto, streap a destra e sinistra, lady boy a non finire, sembra esser tornati a Khao San road.
Tra le vie di Patong fortunatamente troviamo anche una Street food, lasciandoci prendere per la gola da ogni cosa potesse essere interessante e appetitosa.
Il giorno dopo intorno alle 9 arriviamo all'aeroporto di Phuket dove ci aspetta un volo della compagnia Air Asia per Chiang Mai.
Siamo un pò tristi, essendo stati questi, gli ultimi giorni di mare e di sole, ma l'avventura continua!

Anche Phuket come Koh Samui non ci ha entusiasmato più di tanto, troppo turistica, poco wild e distanze molto grandi per girarla in pochi giorni. Ci dispiace non aver lasciato qualche giorno in più per rimanere a Koh Phi Phi.

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