Dalla stazione autobus di Ao Nang, un minivan ci ha portati al porto di Krabi. Qui abbiamo preso una nave, che in tre ore ci ha portati a Koh Phi Phi, l'isola più attesa.
Non appena ci si mette piede c'è da pagare una tassa di 20 bath, per la pulizia della stessa. Quindi ci avviamo verso l'uscita, ci procuriamo una cartina e cerchiamo di raggiungere il nostro alloggio.
Non appena ci si mette piede c'è da pagare una tassa di 20 bath, per la pulizia della stessa. Quindi ci avviamo verso l'uscita, ci procuriamo una cartina e cerchiamo di raggiungere il nostro alloggio.
Non è stato cosi semplice come pensavamo, ma chiedendo aiuto a qualche ristoratore, siamo riusciti
a trovarlo. Si trattava del P.P. Banthai Guesthouse. Qui abbiamo speso 1600 bath per 2 notti, in camera matrimoniale, con ventilatore e bagno privato.
Sbrigata la pratica pagamento, e dopo aver posato le valigie, abbiamo fatto amicizia con alcuni ragazzi e ragazze giù nella sala d'ingresso, chiedendo anche qualche informazione utile a qualcuno che stava sull'isola da più tempo. Quindi siamo andati a prendere un po' di confidenza con l'isola.
a trovarlo. Si trattava del P.P. Banthai Guesthouse. Qui abbiamo speso 1600 bath per 2 notti, in camera matrimoniale, con ventilatore e bagno privato.
Sbrigata la pratica pagamento, e dopo aver posato le valigie, abbiamo fatto amicizia con alcuni ragazzi e ragazze giù nella sala d'ingresso, chiedendo anche qualche informazione utile a qualcuno che stava sull'isola da più tempo. Quindi siamo andati a prendere un po' di confidenza con l'isola.
Ci sono tantissime stradine sterrate e non, e noi ci siamo spostati liberamente, senza nessuna meta. Abbiamo fatto colazione in una panetteria (che sfornava delle brioches buonissime), abbiamo girato tra i negozi in cerca di souvenir, e ogni tanto, prendevamo informazioni dalle diverse agenzie di viaggi, sui tour da fare sull'isola e sul biglietto per spostarsi a Phuket.
Ad un certo punto un' indicazione attrae la nostra attenzione, Panoramic View, decidiamo di seguirla.
Prima di arrivare in cima c'è da affrontare, però, una lunga scalinata a prova di campione, alla fine della quale si arriva ad un piano intermedio dove bisogna acquistare il biglietto d'ingresso, 35 bath, con una prima vista panoramicasull'isola.
Ad un certo punto un' indicazione attrae la nostra attenzione, Panoramic View, decidiamo di seguirla.
Prima di arrivare in cima c'è da affrontare, però, una lunga scalinata a prova di campione, alla fine della quale si arriva ad un piano intermedio dove bisogna acquistare il biglietto d'ingresso, 35 bath, con una prima vista panoramicasull'isola.
Da qui un' ultima salita prima di arrivare al punto panoramico più alto, e rimanere lì, fermi, ad osservare a 360 gradi la bellezza della natura che sta davanti ai nostri occhi, a pensare quanto sottile sia quel lembo di terra rispetto alla macchia, blu infinita che la circonda: mille pensieri che volano via, 'tu chiamale se vuoi emozioni'.
Mezz'oretta dopo prendiamo la via del ritorno dirigendoci però verso la spiaggia, dal lato opposto del porto. La giornata non era delle migliori, e di conseguenza non esaltava i colori dell'acqua. Ciò nonostante è pur sempre bella, mancava solo fare un tuffo.
L'acqua era veramente calda, vicino la spiaggia un po' torbida, ma allontanandosi di qualche decina di metri, inizia ad essere più limpida, e vicino gli scogli si potevano intravedere piccoli pesci colorati, a striature giallo nere.
La cosa più bella è che ad un certo punto aveva iniziato a piovere. Gran parte delle persone lasciava la spiaggia per ripararsi nei locali vicini, noi invece, insieme ad altri eroi, siamo rimasti in acqua. E' stata un emozione unica.
La pioggia aveva creato anche qualche disagio, tra le vie del centro, in particolare quelle in terra battuta. Queste si erano trasformate in un susseguirsi di pozzanghere e fango. Diventava veramente difficile camminare senza sporcarsi, si erano formate file indiane di persone e bici, ognuno a seguire l'altro, come se ci si trovasse in un campo minato.
Ci fermiamo ad un piccolo ristorantino di famiglia e pranziamo, pad-thai per me e riso per lei.
Ci fermiamo ad un piccolo ristorantino di famiglia e pranziamo, pad-thai per me e riso per lei.
Saziati, rientriamo in ostello e chiediamo informazioni in reception sui tour per visitare l'isola, ce ne sono veramente tanti a prezzi differenti.
Alla fine abbiamo acquistato un pacchetto per 450 bath a persona, che prevedeva: snorkelling in diversi punti, visita a Maya Bay, Monkey Beach, Bamboo Island e con compreso pranzo a sacco.
Alla sera siamo passati per le vie del centro per poi raggiungere la spiaggia, che era animata dalla musica di diversi locali e da spettacoli di fuoco, molto molto più belli di quelli visti sull'isola di Koh Tao.
Preso posto e con un drink in mano, ci siamo goduti lo show. Inoltre, per chi ha voglia di far festa fino a tarda mattinata, lungo le vie si possono trovare dei kit di sopravvivenza in secchielli, pro e post party, veramente utili.
Preso posto e con un drink in mano, ci siamo goduti lo show. Inoltre, per chi ha voglia di far festa fino a tarda mattinata, lungo le vie si possono trovare dei kit di sopravvivenza in secchielli, pro e post party, veramente utili.
Fattasi una certa ora, siamo rientrati in ostello andando direttamente a letto, con la speranza che il giorno dopo il tempo fosse stato dei migliori, ma cosi non era.
Appena alzati, ci siamo recati in reception per chiedere alla titolare se il tour si sarebbe fatto ugualmente, e questa ci confermava il tutto. Quindi ci siamo e preparati e abbiamo raggiunto il punto di ritrovo, nei pressi del porto. C'erano altre persone ad attendere il nostro marinaio.
Appena alzati, ci siamo recati in reception per chiedere alla titolare se il tour si sarebbe fatto ugualmente, e questa ci confermava il tutto. Quindi ci siamo e preparati e abbiamo raggiunto il punto di ritrovo, nei pressi del porto. C'erano altre persone ad attendere il nostro marinaio.
Consegnati i biglietti e pagato una tassa di 100 bath, per poter accedere a Maya Bay e Bamboo Island, si partiva all'avventura. Facciamo pochi chilometri e subito ci si ferma, in un punto dove poter fare snorkelling. Si trattava dello Shark Point, dove
in teoria si dovrebbero vedere degli squali. Al solo pensiero viene un po' di paura, ma si tratta di squali piccolini e innocui.
in teoria si dovrebbero vedere degli squali. Al solo pensiero viene un po' di paura, ma si tratta di squali piccolini e innocui.
Presa la situazione di petto, prendiamo maschera, tubo e salvagente, e ci tuffiamo. Centinaia di pesci, piccoli e grandi, da molteplici colori, che ti passano vicino, è la prima volta in vita mia che vedevo uno spettacolo del genere, ma volevo veramente vedere qualche squalo. Ho nuotato in lungo e largo ma di loro non c'era ombra.
Passata una buona mezz'ora risaliamo a bordo dell'imbarcazione e si prosegue dritti verso l'isola Koh Phi Phi Le, precisamente alla Monkey beach, la spiaggia delle scimmie. Fa strano pensare a delle scimmie in spiaggia eppure è la cosa più naturale che ci sia.
Scendiamo in spiaggia e fortunatamente riusciamo a vederne qualcuna, anche da vicino. A tal proposito, non è consigliato avvicinarsi molto o dargli del cibo, perché potrebbero diventare aggressive e graffiare. In ogni caso, bellissima la spiaggia, con una sabbia bianchissima e acqua pulitissima. Bellissimo questo piccolo ecosistema che mantiene inalterato il suo equilibrio naturale senza presenza di insediamenti umani.
Scendiamo in spiaggia e fortunatamente riusciamo a vederne qualcuna, anche da vicino. A tal proposito, non è consigliato avvicinarsi molto o dargli del cibo, perché potrebbero diventare aggressive e graffiare. In ogni caso, bellissima la spiaggia, con una sabbia bianchissima e acqua pulitissima. Bellissimo questo piccolo ecosistema che mantiene inalterato il suo equilibrio naturale senza presenza di insediamenti umani.
Lasciamo la spiaggia e ci dirigiamo verso l'Isola Bamboo, era distante va bene, ma c'era qualcosa che non andava per il verso giusto. Infatti il mare iniziava a gonfiarsi e, in lontananza, si intravedano delle piccole creste. Il nostro marinaio ci aveva consigliato di non proseguire verso l'isola, ma noi, pensando che fosse una messa in scena per ridurre il tour, ci eravamo rifiutati di acconsentire. Dal momento in cui però, le onde si facevano sentire sempre più, tra i rimbalzi violenti della barca sull'acqua, ci siamo resi conto che non fosse proprio il caso, e quasi stavamo pregando il marinaio per portarci via da quell'inferno.
Preghiere accolte e virata, dirigendoci verso un'altra baia, dove abbiamo potuto fare un'altra immersione.
Anche qui era notevole la presenza di pesci di mille colori e dimensioni, avrei passato ore ed ore ad inseguirli.
Finito lo snorkelling ci aspettava l'ultima tappa del tour, la visita alla famosa Maya Bay, dove vennero girate alcune scene del film 'The Beach' con Leonardo di Caprio.
La Baya è veramente una tappa da non perdere, di una bellezza unica, spettacolare, un'oasi, grazie ai colori dell'acqua, della spiaggia e della natura che la circonda.
All'interno c'è un piccolo sentiero di sabbia che porta nel bel mezzo della vegetazione tropicale, tra palme e noci di cocco, fino ad arrivare ad una piccola cascata. C'è anche un piccolo chiosco per alimentari.
Unica pecca l'elevata presenza in contemporanea di Turisti, probabilmente sarebbe opportuno visitarla in prima mattina quando ancora non c'è nessuno e godersela di più.
Passate quasi quattro ore arrivava il momento più triste della giornata, mollare tutto e tornare indietro.
Ma le nostra giornata è stata cosi ricca di emozioni che le sorprese non potevano finire qui: infatti non appena usciti dalla baia ed entrati nel mare aperto, la barca iniziava
ad ondulare e ondulare sempre più, a balzare e picchiare duramente sull'acqua, il mare era ancora mosso. Tanta paura, tanta adrenalina e un po' di divertimento. In alcuni istanti pensavamo di non tornare più a casa, ma con grande caparbietà il nostro marinaio ci ha portati indietro sani e salvi, un'esperienza che non consiglierei a nessuno, anche se è stata eccitante, ecco una breve sintesi tra andata e ritorno...
Ma le nostra giornata è stata cosi ricca di emozioni che le sorprese non potevano finire qui: infatti non appena usciti dalla baia ed entrati nel mare aperto, la barca iniziava
ad ondulare e ondulare sempre più, a balzare e picchiare duramente sull'acqua, il mare era ancora mosso. Tanta paura, tanta adrenalina e un po' di divertimento. In alcuni istanti pensavamo di non tornare più a casa, ma con grande caparbietà il nostro marinaio ci ha portati indietro sani e salvi, un'esperienza che non consiglierei a nessuno, anche se è stata eccitante, ecco una breve sintesi tra andata e ritorno...
Il tour in definitiva è stato molto bello, anche se non siamo riusciti a visitare l'isola Bamboo. Abbiamo preso tanto freddo, per via dei continui schizzi sulla barca, della giornata nuvolosa e qualche sporadico acquazzone, ma ne è valsa la pena.
Quindi se vi trovate nella nostra stessa situazione, nel fare un tour a ridosso di una giornata non certamente ideale, se avete la possibilità di spostarlo al giorno successivo, non pensateci due volte, fatelo!!
L'ultima serata l'abbiamo passata nel centro acquistando qualche souvenir ed infine a letto presto, il giorno dopo ci aspettava un nuovo viaggio, direzione Phuket.
Le isole Koh Phi Phi, sono rimaste in cima alle nostre mete preferite, veramente uno spettacolo, piccole, a portata d'uomo, con spiagge ed un mare favoloso, soprattutto quello visto a Maya Bay. Anche aver fatto snorkelling è stata un'esperienza meravigliosa e le acque di queste isole sono ideali per farlo, peccato non aver visto qualche squalo. Due giorni sono sufficienti, ma a noi sarebbe piaciuto rimanere anche qualche settimana in più.
Paradiso
Le isole Koh Phi Phi, sono rimaste in cima alle nostre mete preferite, veramente uno spettacolo, piccole, a portata d'uomo, con spiagge ed un mare favoloso, soprattutto quello visto a Maya Bay. Anche aver fatto snorkelling è stata un'esperienza meravigliosa e le acque di queste isole sono ideali per farlo, peccato non aver visto qualche squalo. Due giorni sono sufficienti, ma a noi sarebbe piaciuto rimanere anche qualche settimana in più.
Paradiso
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