Mi trovavo sul treno regionale partito da Sighisoara alle 19:11 e con orario d'arrivo a Cluj-Napoca per le 23:26. Il vagone in cui sedevo era abbastanza pieno, famiglie e studenti, e ho avuto la piacevole fortuna di scambiare due parole con qualcuno durante il tragitto.
Con 10 minuti di ritardo, rispetto alla tabella di marcia, eccoci alla Stazione di Cluj. Quindi percorrendo dritto per dritto Strada Horea, che iniziava dal Piazzale della Stazione, Piata Gari, e attraversando il fiume Somesul Mic, sono arrivato sino in centro, e da qui ho raggiunto facilmente l'alloggio dove avrei dormito per quella notte, Retro Hostel.
Qui il prezzo del posto letto è stato un po' più caro rispetto alle altre città, infatti ho pagato circa 48 Lei (10,70 €), compresa per fortuna anche la colazione. L'ostello però ha un'ottima struttura, uno staff accogliente ed in più c'è la possibilità di prendere in prestito alcune bici.
Il giorno dopo ci ho messo un po' a tirarmi su dal letto. Ho dato un'occhiata all'orologio che segnava le 11:10 e sono andato subito, di corsa, in cucina: ero in ritardo per la colazione, e non avrei voluto perdermela per nessuna ragione al mondo.
C'era un ragazzo che già lavava piatti, bicchieri e posate, e pregandolo, sono riuscito a convincerlo a non chiudere del tutto.
E' stato veramente gentile, mi ha preparato un tazzone di caffè, un'omelette con tantissimo formaggio e delle fette di pane tostato, non potevo chiedere di meglio.
C'era un ragazzo che già lavava piatti, bicchieri e posate, e pregandolo, sono riuscito a convincerlo a non chiudere del tutto.
E' stato veramente gentile, mi ha preparato un tazzone di caffè, un'omelette con tantissimo formaggio e delle fette di pane tostato, non potevo chiedere di meglio.
In pratica la sera, pensavo di prendere un treno notturno per spostarmi a Brasov, quindi avevo già fatto chek-out e lasciato lo zaino in ostello per l'intera giornata. Carico a mille, ho preso una bici in prestito e mi sono lanciato per le vie della città.
Un paio di pedalate, ripercorrendo la strada fatta la sera prima, ed eccomi in Piata Uniri (Piazza dell'Unità), uno dei luoghi d'incontro più popolari, con al centro la statua del celebre Re d'Ungheria Matei Corvin, nato proprio qui. Il sovrano monta un cavallo che calpesta con gli zoccoli la bandiera turca con la mezzaluna.
La piazza è dominata dall'imponente Biserica Sfantul Mihail (Chiesa di San Michele), costruita tra il XIV e il VX secolo, uno dei più rappresentativi edifici gotici del Paese e un importante monumento religioso. Vale la pena visitare il suo interno (ingresso libero), caratterizzato da diversi stili architettonici, dal rinascimentale al barocco.
Da Piata Uniri mi sono spostato sulla vicina Bulevardul Eroilor, una delle strade più importanti strade commerciali di Cluj-Napoca, con diversi Ristoranti, Cafè, Banche e negozi. E' prevalentemente una strada pedonale, dotata di pista ciclabile e connessione wi-fi, dove ogni persona può collegarsi a Internet immediatamente e gratuitamente.
All'inizio di questa svetta il Monumento di Memorandist, che commemora la causa di Memorandists, archiviata nel maggio 1894, contro le misure della denazionalizzazione dei rumeni.
Ci sono anche altri edifici importanti, tra cui la sede del Municipio, la Biserica Schimbarea La Fata, e una copia della Lupa Capitolina, donata dalla città di Roma nel 1921.
Proseguendo su questa via sono arrivato in Piata Avram Iancu, grande figura della rivoluzione della Transilvania nel 1848 che si oppose al dispotismo degli Asburgo, a cui è stata eretta una statua proprio nel mezzo della piazza. Alle spalle della statua ecco la Catedrala Adormirea Maicii Domnuluii (Cattedrale Ortodossa della Dormizione), la terza più alta della Romania (80 metri), dopo quelle di Timisoara e Sibiu, con un'interno di mirabile eleganza. Qui potrete ammirare il bel mosaico in vetro di Murano creato da Virgil Morariu nel 2001.
Ai lati della piazza si trovano rispettivamente il Palazzo di Prefettura di Cluji e il Palazzo delle Finanze.
Di fronte a Piata Avram Iancu, dall'altro lato di Bulevardul Eroilor, c'è il Teatrul Nationala Lucian Blaga, che sta all'interno di Piata Stefan Cel Mare. Anche questo un'edificio costruito nel novecento e rappresenta il principale palcoscenico culturale della città. Più defilati, invece, il Tribunale di Giustizia e la Corte d'Appello, uno splendido edificio in stile eclettico, con una facciata decorata da varie sculture scolpite in pietra.
Quindi, dopo aver attraversato il piccolo Parcul Operei, sono arrivato in fondo a Piata Cel Mare, fino a trovarmi nei pressi di un incrocio, in Piata Cipariu. Qui, sulla mia sinistra, si trovava un imponente Cattedrale, nelle fasi finali di costruzione, la Catedrala greco-catolica din Cipariu.
Con tutta la croce in cima alla cupola avrà un'altezza di 72 metri, e rappresenterà il principale luogo di culto della diocesi Cluji-Gherla. Non era qualcosa di bello da vedere, inizialmente pensavo fosse una delle solite costruzioni lasciate lì a morire; sarei molto curioso di rivederla a lavori ultimati.
Sulla mia destra invece si scorgeva una torre quadrata, una dei resti del Bastione dei Sarti o Bastione Bethlen (Bastionul Croitorilor). Questo faceva parte di un secondo sistema di fortificazione della città, innalzato nella seconda metà del XV secolo e continuato fino al XVII secolo. Il bastione venne chiamato cosi dalla corporazione di sarti, che fu obbligata a proteggere la città da quel punto, essendo l'unico bastione rimasto intatto. Durante i secoli la torre fu distrutta diverse volte, e la conformazione attuale venne realizzata dagli austriaci tra il 1709 e 1711. Nel 1975 davanti alla torre è stata innalzata una statua, scolpita da Virgil Fucilea, in memoria di Baba Novac (generale di Miahi Viteazul), un'eroe nazionale che si distinse nelle battaglie contro i turchi e qui arso vivo. Attualmente il bastione ospita un centro di Cultura Urbana, ed è visitabile gratuitamente tutti i giorni.
Da li ho proseguito lungo Strada Avram Iancu infilandomi, poco dopo, alla prima traversa a destra, Strada Kovaks Deszo. Attraversato il sottopassaggio, mi trovavo in Strada Mihai Kogalniceanu, che somiglia piuttosto ad una piazza che una normale strada.
Si tratta di una zona universitaria, dove però sulla destra si erge la Biserica Reformata Calvina. La chiesa è uno degli edifici gotici più preziosi in tutta la Transilvania, realizzata tra il 1486 e il 1516.
Dall'altro lato, come detto, ci sono alcuni Licei e la rinomata Universitae Babes-Bolya. E' la più grande e importante università della Romania, che è il risultato della fusione dell'Università rumena Babes e dell'Università Ungherese Bolyai.
Quindi continuando a pedalare lungo Strada Avram Iancu, e poi a destra su Strada Republicii, mi trovavo in Piata Lucian Blaga. In questa piazza si trovano la Biblioteca Universitaria e la Filarmonica di Stato della Transilvania, una della più importanti orchestre delle Romania, fondata nel 1792.
Dalla piazza mi sono spostato su Strada Gheorghe Sincai e Strada Emil Sac, raggiungendo in 5 minuti, il Parco Centrale Simion Barnutiu. Questo è l'attrazione principale durante l'estate, polmone della città (con i suoi 13 ettari) e luogo tranquillo e ideale per passeggiare lontano dai rumori. Ha una serie di viali molto lunghi, con diverse panchine sui lati.
All'interno del parco si trovano il palazzo di un Casinò (Vechiul Casino), e un piccolo laghetto (Lago di Chios), dove è possibile noleggiare e fare un giro in barca. A bordo lago si trova un bel palazzo che ospita un ristorante dove quindi poter pranzare o cenare immersi nel verde. Molto bello anche l'edificio del vecchio Casinò, attualmente centro di cultura urbana.
Vicino la fontana si trova un chiosco dove alla sera, vengono organizzati dei concerti; al sabato e domenica, invece, vengono svolti matrimoni civili.
In fondo al Parco, la scena è dominata dalla splendida struttura della Cluji Arena, il nuovo stadio municipale con 23 mila posti a forma di astronave. Probabilmente grazie a questo stadio e alla squadra CFR Cluji, che ha partecipato alla Champions League nel 2012, molti cittadini europei hanno appreso dell'esistenza della città di Cluji-Napoca. Sono rimasto sbalordito nel constatare i prezzi per assistere ad un match di calcio, il più basso si aggirava intorno alle 5 €, veramente una cifra irrisoria.
Fatto un giro intorno all'arena ho deciso di recarmi presso la Fany Bus Terminal, da dove partono diversi autobus della compagnia per tutta la Romania. Dal sito Autogari.ro avevo visto che c'erano diverse corse per Brasov, ma non indicava il relativo costo, per cui dovevo per forza andare a verificare di persona.
Per raggiungerla ho costeggiato il fiume per un breve tratto passando anche dal Parcul Cetatuia, fino ad arrivare alla stazione dei Treni. Da qui ho proseguito a sinistra per una strada che si immette successivamente su un cavalcavia; in fondo al cavalcavia, sulla sinistra, si trova la Stazione Fany.
Come avevo visto su internet c'erano delle corse in serata, ma il biglietto mi sarebbe costato 95 Lei, rispetto ai 75 Lei per viaggiare in Treno, per cui ho lasciato perdere questa opzione e ho ripreso a pedalare, dirigendomi nuovamente verso il centro storico passando per Strada Horea.
Lungo questa strada, si trovano un paio di edifici interessanti da vedere, tra cui la Sinagoga Neologa, luogo di culto realizzato in stile moresco tra il 1886 e 1887. E' una struttura molto bella, in particolare la sua facciata, che presenta una combinazione di elementi tradizionali con quelli di ispirazione orientale, tra cui una cornice decorata che abbraccia 4 piccole Torri e l'ingresso principale. Questi ultimi sono di origine araba. L'interno dell'edificio è stato, invece, completamente ricostruito in stile neoclassico e moderno. Oggi la sinagoga è divenuta un Tempio alla memoria delle vittime dell'Olocausto.
Alla sua destra si trova un'altro bel edificio, Gradinita Cu Parfum de Tei, che ospita una scuola materna fondata nel 1940 e di una certa importanza storica, in quanto appartenente alla comunità ebraica di Cluj.
Percorsa Strada Horea e arrivato dall'altro lato del ponte, sulla riva del fiume si ytrova un'importante Palazzo, Palatul Szeki (Palazzo Szeki), un'edificio neogotico, classificato come monumento storico dal Ministero della Cultura romeno. Fu costruito nel 1893 da un'ungherese per il docente universitario e farmacista Miklos Szeki. Di fronte a questo e si trova Piata Mihai Viteazu, una piazza a forma triangolare, avente come fulcro una statua in memoria di Mihai Viteazu (Michele il Bravo un'importante precursore per l'unificazione della Romania) e circondata da un piccolo giardino.
All'angolo tra la piazza e Strada Regele Ferdinand ho trovato un bar, Cafenoar, dove vendevano anche dei Bretzel a solo 1 Lei, e senza pensarci su ne ho preso uno divorandolo in poco tempo.
Osservando la cartina della città, avevo segnato tra le tante mete da visitare anche il Giardino Botanico, Gradina Botanica Alexandru Borza. Sicuramente non era il periodo ideale per vedere fioriture particolari, ma stare in mezzo al verde mi è sempre piaciuto e quindi l'ho presa così sperando allo stesso momento di trovare anche qualcosa d'interessante.
Quindi da Piata Uniri ho proseguito su Strada Napoca e in fondo a questa per Strada Republicii. La pendenza iniziava ad aumentare e ho dovuto fare un bello sforzo alla Pantani prima di trovarmi davanti l'ingresso del Giardino Botanico.
Lasciata la bicicletta all'ingresso ho acquistato il biglietto per 5 Lei, ho preso una cartina e mi sono avviato per il cortile principale.
Questo Giardino è stato fondato nel 1920 dal professore Alexandru Borza e si estende una superficie di 14 ettari con un terreno adatto per la crescita e lo sviluppo di piante provenienti da tutto il mondo, per un totale di circa 10000 specie. Lo spazio è suddiviso in diversi settori per specificità: piante ornamentali, fitogeografiche, sistematiche, economiche e medicinali.
Il settore ornamentale ospita ogni anno in primavera ed estate una moltitudine di specie e varietà di piante, tra cui tulipani, giacinti, narcisi, rose, petunie, gladioli e tante altre varietà di fiori da giardino.
All'interno del settore fitogeografico, l'Oriente è rappresentato dal giardino botanico giapponese, sistemato in stile tradizione "gyo-no-niwa", includendo gli elementi specifici di paesaggio. Inoltre è rappresentata anche la flora di tutte le aree geografiche romene, Transilvania, Banat, Carpazi, l'area della Moldavia e il litorale del Mar Nero.
Un'attrazione particolare è il giardino romano noto anche come giardino di Plinio, dominata dalla statua della Dea Ceres e inquadrata tra due tombe scoperte nella vecchia città romana di Napoca. Qui si possono trovare le piante coltivate nelle città romane e i giardini dei paesani della Dacia Traiana.
Il settore sistematico è uno dei più importanti del giardino occupando una superficie di 4 ettari e includendo le più importanti famiglie di piante.
Nel giardino sono presenti due serre in cui si coltivano piante equatoriali, tropicali, sub tropicali, importanti per le attività di ricerca.
Il complesso delle serre include sei reparti: la serra con le piante acquatiche, la serra con i palmi, la serra con la vegetazione mediterranea e australiana, la serra con le piante succulenti, le piante bromeliacee, la serra con le felci e le orchidee.
In mezzo al giardino, inoltre, si trova una torre dove dall'alto si ha una vista panoramica, niente di eccezionale a mio parere, forse solo una buona attività fisica.
Il settore economico raggruppa le piante secondo il modo di utilizzo in: piante alimentari, tecniche, foraggiere, mellifere e di tintoria.
Nel settore delle piante medicinali vi si coltivano le piante tradizionali utilizzate d
al popolo romeno.
All'interno del giardino si trovano due aree d'interesse: l'Erboristeria e il Museo Botanico dell'Erbario che ospitano 655000 fogli con specie di piante di tutto il mondo, un valore scientifico particolare, e che stanno sempre a disposizione di studenti e scienziati della Romania e dell'estero.
Terminato la visita al giardino botanico mi sono avviato verso l'ostello che si trovava a 5 minuti di bici. Nella sala d'attesa ho incontrato un ragazzo Italiano conosciuto la sera prima, anche lui in viaggio per la Romania. Dopo aver chiacchierato un po', abbiamo deciso di andare a cenare insieme, quindi ho ritirato lo zaino al deposito bagagli e abbiamo lasciato l'ostello. In teoria il mio piano era quello di cenare, e poi andare in stazione a prendere un treno notturno per Brasov, che sarebbe partito intorno alle 23.
Il ragazzo aveva con se una guida della Lonely Planet e seguendo i consigli di questa ci siamo recati al Camino Cluj. Si tratta di un locale posizionato in una delle piazze più belle della città, Piata Museului, con un'arredamento intrigante e soft music di sottofondo, offrendo un'atmosfera rilassante e piacevole. Ampia la scelta di vini, birre e cocktail, cibo di qualità e varietà, personale molto gentile e professionale, ne fanno uno dei locali più frequentati della città, e questo giustifica la presenza su una guida così importante come la Lonely Planet.
Una volta preso posto abbiamo ordinato delle bruschette con humus e altre al pomodoro, e come primo, io personalmente, un piatto di ravioli ai 4 formaggi e bacon. Di solito sono scettico nel prendere qualsiasi piatto di pasta all'estero, ma quella sera volevo ricredermi, e cosi in effetti è stato. La serata è andata avanti tra chiacchiere e birre, facendo amicizia con altri ragazzi.
Alla fine avevo deciso di rinviare la partenza al giorno dopo, con il primo treno disponibile, e con me sarebbe venuto anche il ragazzo italiano. Passata mezzanotte abbiamo lasciato il locale e siamo rientrati in ostello, ho pagato per un'altra notte e sono andato a dormire.
Il mattino seguente alle 08:30 eravamo già in cucina a far colazione, e una volta fatto check-out, siamo usciti. Nevicava e quindi abbiamo preso un taxi, che in 10 minuti ci ha portati alla stazione dei treni, pagando 5 Lei a testa. Una volta dentro abbiamo acquistato il biglietto per Brasov pagandolo 75.50 Lei (17 €).
Cluj-Napoca è la seconda città più grande della Romania, centro culturale molto vivace che si percepisce sin da subito. Ospita la più grande Università del paese, Babes-Bolyai, diventando una delle mete più richieste dagli studenti che frequentano l'Erasmus. La vita locale è di conseguenza fortemente influenzata dalla comunità studentesca, e numerosi sono gli spazi dedicati ai giovani: parchi cittadini, aree urbane, pub, locali notturni, che diventano facili luoghi di ritrovo. La città si presenta ben organizzata e con strade pulite, è molto vivibile e si spende poco. I monumenti storici da visitare, anche se non sono molti, hanno sicuramente un'importanza architettonica di primo ordine, però la Transilvania, come ce l'immaginiamo noi, non è questa qua.
Ciò nonostante è una meta da visitare senza'altro, e 1-2 giorni sono più che sufficienti. E' una buona base da cui partire per esplorare le montagne a nord, le foreste e altri siti medievali. Da non perdere il Giardino Botanico, più opportuno da visitare in primavera-estate, dove offre il meglio di se grazie alle fioriture colorate e prolungate delle diverse piante presenti.
Molto famosi il Festival Transilvania e il Transilvania Jazz Festival, che attirano ogni anno partecipanti da tutto il mondo.
Un paio di pedalate, ripercorrendo la strada fatta la sera prima, ed eccomi in Piata Uniri (Piazza dell'Unità), uno dei luoghi d'incontro più popolari, con al centro la statua del celebre Re d'Ungheria Matei Corvin, nato proprio qui. Il sovrano monta un cavallo che calpesta con gli zoccoli la bandiera turca con la mezzaluna.
La piazza è dominata dall'imponente Biserica Sfantul Mihail (Chiesa di San Michele), costruita tra il XIV e il VX secolo, uno dei più rappresentativi edifici gotici del Paese e un importante monumento religioso. Vale la pena visitare il suo interno (ingresso libero), caratterizzato da diversi stili architettonici, dal rinascimentale al barocco.
Da Piata Uniri mi sono spostato sulla vicina Bulevardul Eroilor, una delle strade più importanti strade commerciali di Cluj-Napoca, con diversi Ristoranti, Cafè, Banche e negozi. E' prevalentemente una strada pedonale, dotata di pista ciclabile e connessione wi-fi, dove ogni persona può collegarsi a Internet immediatamente e gratuitamente.
All'inizio di questa svetta il Monumento di Memorandist, che commemora la causa di Memorandists, archiviata nel maggio 1894, contro le misure della denazionalizzazione dei rumeni.
Ci sono anche altri edifici importanti, tra cui la sede del Municipio, la Biserica Schimbarea La Fata, e una copia della Lupa Capitolina, donata dalla città di Roma nel 1921.
Proseguendo su questa via sono arrivato in Piata Avram Iancu, grande figura della rivoluzione della Transilvania nel 1848 che si oppose al dispotismo degli Asburgo, a cui è stata eretta una statua proprio nel mezzo della piazza. Alle spalle della statua ecco la Catedrala Adormirea Maicii Domnuluii (Cattedrale Ortodossa della Dormizione), la terza più alta della Romania (80 metri), dopo quelle di Timisoara e Sibiu, con un'interno di mirabile eleganza. Qui potrete ammirare il bel mosaico in vetro di Murano creato da Virgil Morariu nel 2001.
Ai lati della piazza si trovano rispettivamente il Palazzo di Prefettura di Cluji e il Palazzo delle Finanze.
Di fronte a Piata Avram Iancu, dall'altro lato di Bulevardul Eroilor, c'è il Teatrul Nationala Lucian Blaga, che sta all'interno di Piata Stefan Cel Mare. Anche questo un'edificio costruito nel novecento e rappresenta il principale palcoscenico culturale della città. Più defilati, invece, il Tribunale di Giustizia e la Corte d'Appello, uno splendido edificio in stile eclettico, con una facciata decorata da varie sculture scolpite in pietra.
Quindi, dopo aver attraversato il piccolo Parcul Operei, sono arrivato in fondo a Piata Cel Mare, fino a trovarmi nei pressi di un incrocio, in Piata Cipariu. Qui, sulla mia sinistra, si trovava un imponente Cattedrale, nelle fasi finali di costruzione, la Catedrala greco-catolica din Cipariu.
Con tutta la croce in cima alla cupola avrà un'altezza di 72 metri, e rappresenterà il principale luogo di culto della diocesi Cluji-Gherla. Non era qualcosa di bello da vedere, inizialmente pensavo fosse una delle solite costruzioni lasciate lì a morire; sarei molto curioso di rivederla a lavori ultimati.
Sulla mia destra invece si scorgeva una torre quadrata, una dei resti del Bastione dei Sarti o Bastione Bethlen (Bastionul Croitorilor). Questo faceva parte di un secondo sistema di fortificazione della città, innalzato nella seconda metà del XV secolo e continuato fino al XVII secolo. Il bastione venne chiamato cosi dalla corporazione di sarti, che fu obbligata a proteggere la città da quel punto, essendo l'unico bastione rimasto intatto. Durante i secoli la torre fu distrutta diverse volte, e la conformazione attuale venne realizzata dagli austriaci tra il 1709 e 1711. Nel 1975 davanti alla torre è stata innalzata una statua, scolpita da Virgil Fucilea, in memoria di Baba Novac (generale di Miahi Viteazul), un'eroe nazionale che si distinse nelle battaglie contro i turchi e qui arso vivo. Attualmente il bastione ospita un centro di Cultura Urbana, ed è visitabile gratuitamente tutti i giorni.
Da li ho proseguito lungo Strada Avram Iancu infilandomi, poco dopo, alla prima traversa a destra, Strada Kovaks Deszo. Attraversato il sottopassaggio, mi trovavo in Strada Mihai Kogalniceanu, che somiglia piuttosto ad una piazza che una normale strada.
Si tratta di una zona universitaria, dove però sulla destra si erge la Biserica Reformata Calvina. La chiesa è uno degli edifici gotici più preziosi in tutta la Transilvania, realizzata tra il 1486 e il 1516.
Dall'altro lato, come detto, ci sono alcuni Licei e la rinomata Universitae Babes-Bolya. E' la più grande e importante università della Romania, che è il risultato della fusione dell'Università rumena Babes e dell'Università Ungherese Bolyai.
Quindi continuando a pedalare lungo Strada Avram Iancu, e poi a destra su Strada Republicii, mi trovavo in Piata Lucian Blaga. In questa piazza si trovano la Biblioteca Universitaria e la Filarmonica di Stato della Transilvania, una della più importanti orchestre delle Romania, fondata nel 1792.
Dalla piazza mi sono spostato su Strada Gheorghe Sincai e Strada Emil Sac, raggiungendo in 5 minuti, il Parco Centrale Simion Barnutiu. Questo è l'attrazione principale durante l'estate, polmone della città (con i suoi 13 ettari) e luogo tranquillo e ideale per passeggiare lontano dai rumori. Ha una serie di viali molto lunghi, con diverse panchine sui lati.
All'interno del parco si trovano il palazzo di un Casinò (Vechiul Casino), e un piccolo laghetto (Lago di Chios), dove è possibile noleggiare e fare un giro in barca. A bordo lago si trova un bel palazzo che ospita un ristorante dove quindi poter pranzare o cenare immersi nel verde. Molto bello anche l'edificio del vecchio Casinò, attualmente centro di cultura urbana.
Vicino la fontana si trova un chiosco dove alla sera, vengono organizzati dei concerti; al sabato e domenica, invece, vengono svolti matrimoni civili.
In fondo al Parco, la scena è dominata dalla splendida struttura della Cluji Arena, il nuovo stadio municipale con 23 mila posti a forma di astronave. Probabilmente grazie a questo stadio e alla squadra CFR Cluji, che ha partecipato alla Champions League nel 2012, molti cittadini europei hanno appreso dell'esistenza della città di Cluji-Napoca. Sono rimasto sbalordito nel constatare i prezzi per assistere ad un match di calcio, il più basso si aggirava intorno alle 5 €, veramente una cifra irrisoria.
Fatto un giro intorno all'arena ho deciso di recarmi presso la Fany Bus Terminal, da dove partono diversi autobus della compagnia per tutta la Romania. Dal sito Autogari.ro avevo visto che c'erano diverse corse per Brasov, ma non indicava il relativo costo, per cui dovevo per forza andare a verificare di persona.
Per raggiungerla ho costeggiato il fiume per un breve tratto passando anche dal Parcul Cetatuia, fino ad arrivare alla stazione dei Treni. Da qui ho proseguito a sinistra per una strada che si immette successivamente su un cavalcavia; in fondo al cavalcavia, sulla sinistra, si trova la Stazione Fany.
Come avevo visto su internet c'erano delle corse in serata, ma il biglietto mi sarebbe costato 95 Lei, rispetto ai 75 Lei per viaggiare in Treno, per cui ho lasciato perdere questa opzione e ho ripreso a pedalare, dirigendomi nuovamente verso il centro storico passando per Strada Horea.
Lungo questa strada, si trovano un paio di edifici interessanti da vedere, tra cui la Sinagoga Neologa, luogo di culto realizzato in stile moresco tra il 1886 e 1887. E' una struttura molto bella, in particolare la sua facciata, che presenta una combinazione di elementi tradizionali con quelli di ispirazione orientale, tra cui una cornice decorata che abbraccia 4 piccole Torri e l'ingresso principale. Questi ultimi sono di origine araba. L'interno dell'edificio è stato, invece, completamente ricostruito in stile neoclassico e moderno. Oggi la sinagoga è divenuta un Tempio alla memoria delle vittime dell'Olocausto.
Alla sua destra si trova un'altro bel edificio, Gradinita Cu Parfum de Tei, che ospita una scuola materna fondata nel 1940 e di una certa importanza storica, in quanto appartenente alla comunità ebraica di Cluj.
Percorsa Strada Horea e arrivato dall'altro lato del ponte, sulla riva del fiume si ytrova un'importante Palazzo, Palatul Szeki (Palazzo Szeki), un'edificio neogotico, classificato come monumento storico dal Ministero della Cultura romeno. Fu costruito nel 1893 da un'ungherese per il docente universitario e farmacista Miklos Szeki. Di fronte a questo e si trova Piata Mihai Viteazu, una piazza a forma triangolare, avente come fulcro una statua in memoria di Mihai Viteazu (Michele il Bravo un'importante precursore per l'unificazione della Romania) e circondata da un piccolo giardino.
All'angolo tra la piazza e Strada Regele Ferdinand ho trovato un bar, Cafenoar, dove vendevano anche dei Bretzel a solo 1 Lei, e senza pensarci su ne ho preso uno divorandolo in poco tempo.
Osservando la cartina della città, avevo segnato tra le tante mete da visitare anche il Giardino Botanico, Gradina Botanica Alexandru Borza. Sicuramente non era il periodo ideale per vedere fioriture particolari, ma stare in mezzo al verde mi è sempre piaciuto e quindi l'ho presa così sperando allo stesso momento di trovare anche qualcosa d'interessante.
Quindi da Piata Uniri ho proseguito su Strada Napoca e in fondo a questa per Strada Republicii. La pendenza iniziava ad aumentare e ho dovuto fare un bello sforzo alla Pantani prima di trovarmi davanti l'ingresso del Giardino Botanico.
Lasciata la bicicletta all'ingresso ho acquistato il biglietto per 5 Lei, ho preso una cartina e mi sono avviato per il cortile principale.
Questo Giardino è stato fondato nel 1920 dal professore Alexandru Borza e si estende una superficie di 14 ettari con un terreno adatto per la crescita e lo sviluppo di piante provenienti da tutto il mondo, per un totale di circa 10000 specie. Lo spazio è suddiviso in diversi settori per specificità: piante ornamentali, fitogeografiche, sistematiche, economiche e medicinali.
Il settore ornamentale ospita ogni anno in primavera ed estate una moltitudine di specie e varietà di piante, tra cui tulipani, giacinti, narcisi, rose, petunie, gladioli e tante altre varietà di fiori da giardino.
All'interno del settore fitogeografico, l'Oriente è rappresentato dal giardino botanico giapponese, sistemato in stile tradizione "gyo-no-niwa", includendo gli elementi specifici di paesaggio. Inoltre è rappresentata anche la flora di tutte le aree geografiche romene, Transilvania, Banat, Carpazi, l'area della Moldavia e il litorale del Mar Nero.
Un'attrazione particolare è il giardino romano noto anche come giardino di Plinio, dominata dalla statua della Dea Ceres e inquadrata tra due tombe scoperte nella vecchia città romana di Napoca. Qui si possono trovare le piante coltivate nelle città romane e i giardini dei paesani della Dacia Traiana.
Il settore sistematico è uno dei più importanti del giardino occupando una superficie di 4 ettari e includendo le più importanti famiglie di piante.
Nel giardino sono presenti due serre in cui si coltivano piante equatoriali, tropicali, sub tropicali, importanti per le attività di ricerca.
Il complesso delle serre include sei reparti: la serra con le piante acquatiche, la serra con i palmi, la serra con la vegetazione mediterranea e australiana, la serra con le piante succulenti, le piante bromeliacee, la serra con le felci e le orchidee.
In mezzo al giardino, inoltre, si trova una torre dove dall'alto si ha una vista panoramica, niente di eccezionale a mio parere, forse solo una buona attività fisica.
Il settore economico raggruppa le piante secondo il modo di utilizzo in: piante alimentari, tecniche, foraggiere, mellifere e di tintoria.
Nel settore delle piante medicinali vi si coltivano le piante tradizionali utilizzate d
al popolo romeno.
All'interno del giardino si trovano due aree d'interesse: l'Erboristeria e il Museo Botanico dell'Erbario che ospitano 655000 fogli con specie di piante di tutto il mondo, un valore scientifico particolare, e che stanno sempre a disposizione di studenti e scienziati della Romania e dell'estero.
Terminato la visita al giardino botanico mi sono avviato verso l'ostello che si trovava a 5 minuti di bici. Nella sala d'attesa ho incontrato un ragazzo Italiano conosciuto la sera prima, anche lui in viaggio per la Romania. Dopo aver chiacchierato un po', abbiamo deciso di andare a cenare insieme, quindi ho ritirato lo zaino al deposito bagagli e abbiamo lasciato l'ostello. In teoria il mio piano era quello di cenare, e poi andare in stazione a prendere un treno notturno per Brasov, che sarebbe partito intorno alle 23.
Il ragazzo aveva con se una guida della Lonely Planet e seguendo i consigli di questa ci siamo recati al Camino Cluj. Si tratta di un locale posizionato in una delle piazze più belle della città, Piata Museului, con un'arredamento intrigante e soft music di sottofondo, offrendo un'atmosfera rilassante e piacevole. Ampia la scelta di vini, birre e cocktail, cibo di qualità e varietà, personale molto gentile e professionale, ne fanno uno dei locali più frequentati della città, e questo giustifica la presenza su una guida così importante come la Lonely Planet.
Una volta preso posto abbiamo ordinato delle bruschette con humus e altre al pomodoro, e come primo, io personalmente, un piatto di ravioli ai 4 formaggi e bacon. Di solito sono scettico nel prendere qualsiasi piatto di pasta all'estero, ma quella sera volevo ricredermi, e cosi in effetti è stato. La serata è andata avanti tra chiacchiere e birre, facendo amicizia con altri ragazzi.
Alla fine avevo deciso di rinviare la partenza al giorno dopo, con il primo treno disponibile, e con me sarebbe venuto anche il ragazzo italiano. Passata mezzanotte abbiamo lasciato il locale e siamo rientrati in ostello, ho pagato per un'altra notte e sono andato a dormire.
Il mattino seguente alle 08:30 eravamo già in cucina a far colazione, e una volta fatto check-out, siamo usciti. Nevicava e quindi abbiamo preso un taxi, che in 10 minuti ci ha portati alla stazione dei treni, pagando 5 Lei a testa. Una volta dentro abbiamo acquistato il biglietto per Brasov pagandolo 75.50 Lei (17 €).
Cluj-Napoca è la seconda città più grande della Romania, centro culturale molto vivace che si percepisce sin da subito. Ospita la più grande Università del paese, Babes-Bolyai, diventando una delle mete più richieste dagli studenti che frequentano l'Erasmus. La vita locale è di conseguenza fortemente influenzata dalla comunità studentesca, e numerosi sono gli spazi dedicati ai giovani: parchi cittadini, aree urbane, pub, locali notturni, che diventano facili luoghi di ritrovo. La città si presenta ben organizzata e con strade pulite, è molto vivibile e si spende poco. I monumenti storici da visitare, anche se non sono molti, hanno sicuramente un'importanza architettonica di primo ordine, però la Transilvania, come ce l'immaginiamo noi, non è questa qua.
Ciò nonostante è una meta da visitare senza'altro, e 1-2 giorni sono più che sufficienti. E' una buona base da cui partire per esplorare le montagne a nord, le foreste e altri siti medievali. Da non perdere il Giardino Botanico, più opportuno da visitare in primavera-estate, dove offre il meglio di se grazie alle fioriture colorate e prolungate delle diverse piante presenti.
Molto famosi il Festival Transilvania e il Transilvania Jazz Festival, che attirano ogni anno partecipanti da tutto il mondo.
Nessun commento:
Posta un commento