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domenica 4 maggio 2014

Due giorni nella capitale, Varsavia

Alle 6 del mattino mi trovavo nella stazione di Gdansk in attesa di salire sull'autobus, della PolskyBus, che mi avrebbe portato a Varsavia. Il biglietto l'avevo acquistato il giorno precedente direttamente dal sito online della compagnia stessa, www.polskibus.com/en/index.htm, per 52 Zloty, circa 12 €.
Ho viaggiato veramente bene ( ho dormito per gran parte del viaggio), autobus nuovissimo, pulito, comodo, aria condizionata, wifi (eccezionale) e in più un piccolo servizio a bordo con caffè e addirittura gelato, cosa chiedere di più?.
Dopo 4 ore e mezzo arriviamo alla Stazione degli Autobus nei pressi della Metro Mlociny, M1. Una volta sceso e ritirato lo zaino mi dirigo direttamente in metro, acquisto un biglietto presso una macchinetta; qui in pratica i biglietti vanno acquistati in base alla durata del tragitto che si prevede di fare, e avendo 9 fermate fino a Centrum, ho preso un biglietto da 20 minuti per 3,40 Zloty. 
Arrivato alla fermata della metro Centrum, ho fatto subito un selfie con questi grandi palazzi alle mie spalle, dopodichè mi toccava camminare una decina di minuti per raggiungere il New Emma Hostel dove avrei dormito per 3 notti, in dormitorio con bagno in comune per 100 Zloty,circa 23 €. 
Dopo aver fatto il check-in ed essermi riposato mezz'oretta nel mio letto, mi procuro una cartina in ostello ed esco per fare un primo. Essendo una bella giornata e trovandomi non molto distante dal fiume Vistola decido di andare verso quelle parti.
Camminando dritto per dritto, ad un certo punto mi trovo all'interno di un Parco, si trattava del Parco Rydza - Smiglego, dove all'entrata c'è una grande Fontana seguita da una scalinata che porta nel fulcro del parco stesso. La bella giornata accompagnata da una sorta di fiera, con bancarelle che vendevano prodotti artigianali di vario genere, a cui si aggiungeva qualche concerto dal vivo di band locali in una tensostruttura, aveva attirato molta gente, famiglie, giovani, insieme a tutti i corridori e ciclisti che si trovavano da quelle parti. Si respirava proprio una bella atmosfera in una pura giornata di primavera, ero felice di essermi trovato li in quel momento.
Faccio un giro tra le bancarelle e alla fine una di queste attrae la mia attenzione, vendevano sia delle piccole forme di un formaggio affumicato di capra prodotto in montagn, Sery Goorskie, ed in più lo proponevano grigliato con della confettura ai frutti di bosco, Serkiz Grili, da mangiare sul momento. Non avendo ancora pranzato e avendo un debole per tutti i tipi di formaggi esistenti sulla faccia della Terra, ho preso un Seri Grili, 2 Zloty, e l'ho mangiato con calma gustandomelo fino all'ultimo boccone, era molto buono.
Continuo a camminare in lungo ed in largo passando per un vialone alberato, con i mezzo una fila lunghissima di tulipani di tantissimi colori, che termina davanti un enorme monumento, Pomnik Chwala Saperom, eretto in Onore degli Zappatori che hanno perso la vita durante lo sminamento del paese dopo la II guerra mondiale. Questo è composto da 6 piloni decorati in rilievo con scene di battaglia e, disposti in cerchio con in mezzo un soldato in ginocchio che disarma una mina anticarro. 
Un centinaio di metri aldilà di questo monumento si trova la via pedonale con della gradinate che scendono sul fiume. 
Proseguo lungo questa fino ad arrivare in prossimità del ponte Poniatowskiego, con due grandi torri bianche ai lati lungo le quali si estende la via pedonale e ciclabile. Questo ponte è lungo 506 metri ed è in pratica un'estensione del viale di Gerusalemme, Aleje Jerozolimskie che porta direttamente nel quartiere Praga dall'altro lato della città. 
Arrivo fino a metà lunghezza del ponte da dove si vede benissimo la grande sagoma dello stadio Nazionale, Stadion Narodowy, una struttura moderna costruita per gli Europei di calcio del 2012, che ha ospitato l'incontro di apertura della manifestazione. 
Ai piedi dello stadio, lungo il fiume, si apre una grande spiaggia dove quel giorno c'erano centinaia di persone, sdraiate a rilassarsi, alcuni che giocavano a beach volley, chi in bici e qualcun'altro in canoa.
Questa non è l'unica spiaggia però, infatti ce ne sono altre due lungo la Vistola, una nei pressi del ponte Lazienkowski e l'altra vicina allo zoo, raggiungibili facilmente. Torno indietro e proseguo sul lungofiume per andare a vedere la statua della Sirena, Warszawska Syrenka, ma i lavori in corso per la costruzione di una linea della metropolitana ne impedivano la vista.
Da qui ho continuato per lo stradone che viene dal ponte Swietokrzyski  e dopo 500 metri mi sono diretto sulla destra nella via Dobra lungo la quale ad un certo punto si erge un gran muro verde, alle spalle del quale si trova la Biblioteka Unwesyteca.
Verso la fine di questo c'è un'ingresso che porta ai giardini dell'Università stessa e decido di fare un giretto anche qui.
Si tratta di uno spazio di circa 1 ha, occupato da fontane, cascate, sculture, piante e fiori di ogni tipo, che rappresenta uno dei più grandi e più bei giardini pensili in Europa. Il giardino quindi è formato da una parte inferiore, con un piccolo laghetto artificiale e una fontana, e una parte superiore, collegate tra loro tramite una scalinata con in mezzo una piccola cascata.
La parte superiore non è altro che il tetto di uno dei corpi della Biblioteca, con un'altro giardino in fondo al quale c'è un piccolo ponte, dal quale è possibile godere di una meravigliosa panoramica sulla città, sul ponte Sventokshizhskye e sul fiume Vistola che l'attraversa.
Scattato un po' di foto scendo nuovamente e passo per la Biblioteca, consistente in due corpi collegati tra loro da una grande galleria con un tetto in vetro ai lati della quale si possono notare delle piante rampicanti.  Veramente una bella struttura, mi è piaciuta molto e, si vede che è molto apprezzata anche dagli studenti stessi.
Visto che erano ancora le 17 e non ero molto lontano dalla città vecchia ho deciso di andare a fare un salto proprio li, quindi continuo sempre sulla Ulica Dobra, prendendo un po' dopo la via Bednarska e, risalendo lungo questa, sono arrivato nel viale Krakowskie Przedmiescie.
A pochi passi si trova Piazza del Castello, Plac Zamkowy, punto d'ingresso alla Città VecchiaStare Miasto, (dichiarata patrimonio dell'Umanità dall'Unesco) dominata dalla facciata del Castello Reale, Zamek Krolewski, risalente al X1V secolo. Sulla piazza si affacciano diversi palazzi colorati e in mezzo svetta la Colonna di Sigismondo, Kolumna Zygmunta, uno dei maggiori simboli della città costruita in onore del Re Sigismondo III.
E' una piazza molto bella, frequentata ogni giorno da migliaia di persone, turisti e non. In fondo alla piazza ad un certo punto inizia verso sinistra Ulica Swietojanska, lungo la quale si trova la Basilica Arcicattedrale di San Giovanni Battista, costruita nel XIV secolo in stile gotico e oggi appartenente al Patrimonio dell'Unesco.
Questa via porta direttamente alla Piazza Del MercatoRynec Starego Miasta, il cuore del centro storico di Varsavia. Si tratta in pratica di un grande rettangolo di palazzi colorati, rinascimentali e barocchi, con elementi gotici e neoclassici, con in mezzo la Statua della Sirena, risalente al 1885, che secondo la leggenda è la sorella della Sirenetta di Copenaghen. Ai lati della piazza e nelle viette laterali si trovano molti ristoranti e locande tipiche, con i prezzi che risentono un po' del panorama mozzafiato.
Proseguendo sulla Ulica Nowomiejska, dall'altro lato della piazza, si arriva di fronte al Barbacane di Varsavia, una struttura difensiva a pianta semicircolare, realizzata dall'architetto veneziano Giovanni Battista nel 1548, che proteggeva l'accesso alla città vecchia, protetta dalle mura dalla parte della città nuova, Nowego Miasto. Oggi è divenuto un luogo popolare per per artisti di strada e venditori d'arte.
Dopo mi sono spostato sulla Ulica Freta che uscendo dal Barbacane ne costituiva l'asse principale e poi lungo la Ulica Dluga, dove si trovano il Palazzo Raczynski, la Chiesa di Nostra Signora Regina della Corona Polacca, chiesa principale del presidio Polacco ed in fondo il Monumento alla Rivolta di Varsavia che commemora gli eroi della rivolta del 1944.
Da qui sono tornato indietro passando nuovamente per le Piazze del Mercato e del Castello e proseguendo per il viale Krakowskie Przedmiescie.
Questa è una delle più prestigiose e conosciute vie di Varsavia e della Polonia, la cosiddetta strada reale, che va dal Castello Reale fino al centro storico. Lungo questo viale si trovano il Palazzo del Presidente Della Repubblica, la Chiesa Neoclassica di Sant'Anna, il monumento al poeta nazionale Adam Mickiewich e la Città Universitaria.
Qualche centinaio di metri, dopo il Palazzo del Presidente della Repubblica, proseguendo sulla destra mi sono trovato in una piazza enorme, Piazza Pilsduski, la più grande piazza della capitale, che prende il nome dal maresciallo Pilsduski il quale fu determinante per il restauro della statualità polacca dopo la prima guerra mondiale.

Nella piazza, con alle spalle gli skyline della città, si possono notare una grandissima Croce, che commemora il primo pellegrinaggio di Giovanni Paolo II in Polonia, situata di fronte alla Tomba del Milite Ignoto, eretta in onore di soldati ignoti che hanno combattuto eroicamente per l'indipendenza della Polonia. Questa tomba è sorvegliata continuamente dalle Guardie d'Onore.
Un po' più avanti, sempre sulla Krakowskie Przedmiescie, si trova la Kościół Świętego Krzyża, Chiesa di Santa Croce, una chiesa in pieno stile barocco con due alti torri gemelle, dove pare venga conservato, all'interno di un pilastro, il cuore di Chopin, il più famoso musicista polacco.
In prossimità del Palazzo Staszic, sede dell'Accademia polacca delle Scienze, caratterizzato dalla presenza del Monumento di Niccolò Copernico, Pomnik Mikolaja Kopernika, inizia la Nowy Swiat, una delle strade più belle della città
E' una via lunga circa 1 km, costeggiata da palazzi dell'antica nobiltà e oggi cuore pulsante di vita con i suoi numerosi ristoranti, bar e negozi alla moda, di conseguenza molto frequentata soprattutto da giovani. Ciò nonostante mi ha stupito molto vederla in ordine e pulitissima, nemmeno un mozzicone di sigaretta per terra. Arrivato all'incrocio di Nowy Swiat e Aleje Jerozolimskie, mi sono trovato a questa grande rotonda spartitraffico dove in mezzo non passa di certo inosservata, vista anche la sua altezza, una Palma, creata dall'artista Joanna Rajkowska, che dopo un viaggio in Israele voleva fortemente portare una palma a Varsavia per donare un po' di allegria, e la cosa ha riscosso gran successo.
Sembrerebbe una vera e propria Palma ma a quella latitudine è impossibile che possa crescere, infatti si tratta di una colonna in acciaio coperta di corteccia naturale e foglie di polietilene, fatta in modo da potersi piegare al vento.
Da qui mi sono diretto all'ostello, ma prima, avendo anche un certo languorino mi sono fermato in un ristorante cinese e ho mangiato un anatra alla pechinese e riso bianco, con una buona birra ad accompagnare il tutto.
Rientrato in Ostello ho fatto amicizia con un gruppo di ragazzi Italiani anche loro li in vacanza e, per la serata, abbiamo deciso di fare un giro insieme.
Ci siamo spostati  a piedi dirigendoci per la Nowy Swiat, dove abbiamo sorseggiato un po' di birra in uno dei tanti locali presenti lungo la via stessa, dopodiché, su consiglio di gente del posto, ci siamo spostati nella via Mazowiecka, cuore della vita notturna di Varsavia con i Clubs più alla moda. 
Ma noi non eravamo in cerca di discoteca e ci siamo fermati in un Pub, al Meta Seta Galareta, dove abbiamo passato la serata assaggiando diverse birre e qualche short. Un'oretta dopo siamo rientrati con un taxi, essendo in 4 abbiamo speso 5 Zloty a testa.
Il giorno dopo, dopo aver fatto colazione in Ostello, ho deciso di andare a visitare Park Lazienki, che si trova dal lato opposto a quello del centro storico (tra loro distano 4 km). Per chi ama spostarsi a piedi basta semplicemente proseguire sulla Nowy Swiat, passare per la chiesa di Sant'Alessandro e proseguire dritto sull'Aleje Ujazdowskie, costeggiando inizialmente sulla sx Park Ujazdoski fino ad arrivare a destinazione.
Il Parco Reale, Lazienki Krolewskie (Bagni Reali) è stato realizzato nel XVII secolo per il Re Stanislaw August Poniatowski, un complesso costituito da splendidi palazzi neoclassici (quasi tutti progettati dall'architetto Domenico Merlini) inseriti all'interno di un magnifico giardino reale, una perfetta combinazione tra natura e architettura.
Questo Parco è talmente grande da perdercisi dentro facilmente, basti pensare che si estende su una superficie pari a 76 ha. I diversi viali alberati con aiuole piene di Tulipani, circondati da laghi e corsi d'acqua, tracciano le vie per raggiungere le principali attrazioni e rappresentano un luogo ideale per le passeggiate, per fare attività sportiva e rilassarsi. 
Anche qui mi sono spostato liberamente godendomi tutto quel verde che mi circondava insieme alla sua caratteristica fauna, qualche scoiattolo, un pavone antipatico, qualche germano reale e delle splendide anatre mandarina.
Da non perdere assolutissimamente il Palazzo sull'acquaPalac Na Wyspie, una dei palazzi più belli di Varsavia, un'antica residenza reale trasformata in un prestigioso museo. Ha la particolarità di essere stato costruito al centro del laghetto, dando l'idea di emergere dall'acqua da qualsiasi punto lo si guardi. E' possibile anche visitarlo all'interno ma si può entrare solo in 15 alla volta, basta armarsi di grande pazienza, a volte ci sono delle code lunghissime. 
Sullo stesso laghetto, a 50 metri dal Palazzo, si trova un'Anfiteatro Romano, con uno specchio d'acqua che separa le gradinate dalla scena e della statue romane lungo il suo perimetro. 
Proseguendo tra i sentieri del parco si possono incontrare altri edifici, tra cui la Bialy DomekCasa Bianca, un'edificio quadrato edificato come prima residenza reale estiva ed abbellita da aiuole fiorite a cornice di un grazioso specchio d'acqua  dinanzi l'ingresso.
Oltre a questa merita una visita anche la Stara Pomaranczarnia, Antica Aranceria, che un tempo ospitava il Teatro della Corte Reale, ispirata alla reggia di Versailles, uno degli esempi ancora viventi di teatro di corte; oggi è sede di una galleria di sculture che espone opere di antichi polacchi. 
Vi è anche una Nuova Aranceria, costruita nel 1860 per volere dello Zar Alessandro II di Russia, il quale acquistò una collezione di alberi di arancio che non poteva trasportare a San Pietroburgo a causa delle condizioni climatiche. 
Infine mi sono trovato davanti al Tempio di Diana, Swiatynia Daiany, un'edificio in legno massiccio con due leoni di guardia e decorato al suo interno con affreschi a mo' di fiori e frutta.
Dopo aver passato un paio d'ore e mezza a girovagare nel parco mi sono diretto verso il centro, nella zona Finanziaria, nella Nowa Miesto dominata dai grattacieli a specchio che si alternano ad imponenti palazzoni sovietici.
Tra questi si impone per la sua altezza e dimensione il Palazzo della Cultura e della Scienza, una torre alta 231 metri distribuiti su 42 piani, con in cima un grande orologio e due grandi capannoni laterali, che ospitano sale per congressi, teatri, un cinema multisala, due musei, un'università e uffici.
La realizzazione di questo grattacielo venne commissionata da Stalin come 'dono' dell'Unione Sovietica  tra il 1952 e 1955, un'opera architettonica decisamente bella ma che, ancora oggi, suscita risentimenti contrastanti tra la gente del posto e gli appassionati di architettura, in quanto realizzata da colui che aiutò Hitler nella terribile politica polacca. Per chi volesse c'è anche la possibilità di prendere acquistare un biglietto per 20 Zloty e salire sino al 30° piano, dove si trova una terrazza panoramica con una gran vista sull'intera città.
Da qui mi sono spostato presso la Stazione dei Treni dove ho acquistato un biglietto (60 Zloty) per il giorno dopo, un treno regionale che mi avrebbe portato a Cracovia.
Infine sono tornato nuovamente nella città vecchia, per mangiare qualcosa di buono e trovare dei souvenir da mettere in bacheca ed è qui che è finita la mia visita a Varsavia.
Il mattino seguente alle 09:30 mi trovavo alla stazione dei treni, Warsawa Centralna, il  mio treno per Cracovia sarebbe partito alle  10:05.

Varsavia è una città moderna, giovane, esuberante, movimentata, piena di vita, una città che conserva le sue tradizioni e allo stesso momento asseconda la spinta verso l'evoluzione. Mi ha colpito molto il suo verde, con tutti i suoi parchi ricchi di flora e fauna, con una ricca profusione di alberi in ogni angolo della città. Bellissimo il centro storico le vie che vi conducono, dalla Nowy Swiat alla Krakowskie Przedmiescie, dove passeggiare diventa un piacere e si macinano chilometri senza rendersene conto. Da non perdere secondo me, il giardino della Biblioteca Universitaria e se vi trovate da queste parti in estate perché non fare un tuffo nelle acque del Vistola?
Io mi sono trovato a Varsavia nel mese di maggio e la temperatura, durante le giornate di sole, era ideale per visitarla, né troppo caldo né troppo freddo.

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