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lunedì 5 maggio 2014

Danzica, Sopot e Gdynia, La Tripla Città


Partito con un volo Wizz Air alle 22:50, da Bergamo Orio al Serio, dopo circa due ore di viaggio eccomi  arrivato all'aeroporto internazionale Lech Walesa della città di Danzica (Gsansk).
L'aeroporto dista circa 16 km dal centro e quindi una volta uscito ho cercato qualche autobus ma, il primo sarebbe partito alle 02:00. Fortunatamente all'imbarco avevo conosciuto un ragazzo italiano, Gabriele e, anche lui, cercava insieme alla ragazza un modo per raggiungere la città. Alla fine ci siamo messi d'accordo e abbiamo deciso di prendere un taxi, non sarebbe costato molto. 
Ho provato anche a prelevare un po' di soldi da diversi Atm dell'aeroporto ma ho avuto seri problemi, ma Gabriele è stato cosi gentile da cambiarmi 10 € in 42 Zloty.
In meno di mezz'ora il taxi lascia Gabriele e la ragazza a casa loro e porta me di fronte l'ingresso del Riverside Hostel, pagando intorno ai 35 Zloty per il trasporto, circa 8 €.
Erano le 2 di notte inoltrate, la porta principale era chiusa e ho dovuto suonare insistentemente prima che qualcuno mi aprisse, poverino stava dormendo. Il ragazzo mi indica direttamente una stanza dove dormire e poi avremmo sistemato le faccende burocratiche l'indomani con calma. Avevo prenotato un posto letto in Dormitorio da 8 con bagno in comune, 3 notti, al costo di 16 €, circa 5,50€ per notte.
Il giorno dopo, una volta completato il check-in e fatto un'abbondante colazione, esco a fare un giro per la città. Il Riverside Hostel è veramente carino con una struttura alquanto moderna e si trova in pieno centro, di fianco al fiume Motlava e a 30 metri dalla Porta Verde, Brama Zielona, da dove inizia la  Dlugi Targ, la via del Mercato Lungo e dell'omonima Piazza
Inizio la giornata facendo una passeggiata lungo questa via e per circa 200 metri  dopo mi trovo davanti ad uno dei simboli della città, la Fontana di Nettuno, una statua in bronzo che si erge su una vasca ornata da quattro teste di leoni, rappresentante la potenza marittima di Danzica. Alle sue spalle troviamo il Palazzo di Artù,visitabile per 10 Zloty,  ed a pochi metri di distanza si erge la Torre del Municipio della Città PrincipaleRatusz Glownego Miasta.
Da qui in poi inizia la Ulica Dluga che termina con la Porta D'oro, Zlota Brama, vicino alla quale si trova il Museo Bursztynu
Queste due vie nella loro continuità costituiscono la Strada Reale e sono considerate, in pratica, come il salotto della città, reso tale dagli edifici dai colori variopinti, con facciate eleganti e frontoni ornati che formano un complesso di grande bellezza. Lungo le stesse ci sono inoltre moltissimi ristoranti, bar, negozi di vario genere e bancarelle con prodotti artigianali, ma quello che più in assoluto rappresenta la fonte di ricchezza per la città, è il commercio dell'ambra, raccolta dai cercatori nelle vicine spiagge aventi fondali ricchi di questo prezioso fossile.
Arrivato in fondo decido di tornare indietro, come i pazzi, giusto perché con quella bella giornata mi sarebbe piaciuto fare una passeggiata lungo il fiume. Attraversata la Porta Verde sulla sinistra c'è una via pedonale che costeggia il Motlava, la Riva Lunga, una via frequentata da molti turisti, anch'essa piena di ristoranti e bar, alcuni addirittura su delle navi, quindi luogo ideale per passeggiare, pranzare o fare un piccolo break. 
Quello rende particolare questa via è la grande sagoma nera dell'Antica Gru di Danzica, Zuraw Gdanski, che consentiva di caricare le navi sollevando pesi da un'altezza di 27 metri.
Lungo la Riva Lunga ci sono sulla sinistra diverse Porte che consentono l'accesso alle vie interne, alcune veramente molto carine, tra cui la Ulica Mariacka. Sui lati di questa via si affacciano i portici di splendidi palazzi che sono simbolo della ricchezza borghese e nobile di Danzica, con scalinate esterne e balconi in ferro battuto. 
Questa via conduce alla Bazylica Mariacka, Basilica di Santa Maria, conosciuta come la Corona della città di Danzica, un'enorme costruzione che grazie alle sue imponenti mura e torri si impone sullo skyline della città: è la più grande chiesa gotica in mattoni in Polonia e in Europa. Qui c'è la possibilità di salire sulla Torre Campanaria e io non ci ho pensato due volte, solamente 400 gradini e 6 Zloty. E' stata veramente dura ma alla fine mi sono sentito ripagato quando avevo davanti ai miei occhi quel gran bel panorama sull'intera città.  
Sono rimasto li per un po', a godermi la vista, fare qualche foto e cercando di localizzare le vicine Sopot e Gdynia, che insieme a Danzica costituiscono l'agglomerato noto come la Tripla Città. 
L'idea di fare un salto in spiaggia mi stuzzicava molto e quindi ho deciso di recarmi alla Stazione dei Treni, che dista dal centro circa 1 km, dove prendere un treno che mi portasse a Gdynia
Proseguo quindi sulla via di fronte la Basilica, Ulica Piwna, ed arrivato in fondo mi trovo davanti alla Wielka Zbrojownja, l'Armeria Grande, un'ex arsenale che oggi fa parte dell'Accademia delle Belle Arti, a mio parere l'edificio più bello del centro storico di Danzica. 
Da qui ho continuato lungo una serie di vie che terminano con  Ulica Rajska, prima della quale si trova il Mercato Comunale, Hala Targowa, dove ho fatto un breve giro e acquistato una torta salata e della frutta. E' un classico mercato con prodotti freschi e di vario genere, alimentare, industriale, abbigliamento e calzature, a prezzi accessibili.
Infine ho tagliato a sinistra dentro un'area dove c'è un Centro Commerciale, con tanto di cinema. Aldilà del centro commerciale, dopo aver attraversato il vialone Jagiellonskie eccomi a Gdansk Glowny, la Stazione dei Treni di Danzica. 
Acquisto il biglietto A/R per 10,40 Zloty e dopo un quarto d'ora sono in viaggio; le due città distano circa 21 km ed in meno di mezz'ora scendo a Gdinya Glowna. Uscito dalla stazione passo attraverso un sotto passaggio dopodiché proseguo lungo la Ulica Starowiejska, in fondo alla quale, nei pressi di un grosso incrocio, si erge il Monumento al Tenente Anthony Abraham

Cinquecento metri più avanti ecco finalmente il colore blu infinito del Mar Baltico; non è un paradiso come i tropici o la mia Calabria, ma il mare è sempre il mare. Mi dirigo dall'altro lato del porto dove si trovano ormeggiate diverse navi, moderne e antiche, da guerra e non.
Tra queste spicca la nave da guerra Blyskawica, divenuta in seguito un museo, che rappresenta il più grande orgoglio della marina Polacca per le diverse battaglie affrontate con successo durante gli anni della seconda guerra mondiale. 
Lungo questo vialone si trova anche l'Acquario di Gdinya, e attraversando il porticciolo della Marina ecco finalmente una spiaggia.
Si tratta di una piccola spiaggia nei pressi di Plac Zabaw, la più vicina al centro, quindi frequentata da molta gente, ragazzi e ragazze, studenti e non, chi giocava e chi si rilassava, la giornata era fenomenale per essere a maggio, c'erano quasi 20 gradi e tutti, compreso me, ne approfittavamo.
Io non avevo nessun telo ma non mi sono creato problemi, tolto le scarpe e i calzini mi sono sdraiato e rilassato per bene, il sole, l'odore della salsedine, il vento del mare, mi rigeneravano. L'acqua era scontato che non fosse cristallina ed era anche piuttosto fredda ma, nonostante questo, c'era qualche temerario che ci sguazzava dentro tranquillamente.
Mi son fermato in spiaggia per un paio d'ore, mangiando anche un Hot Dog in un chiosco vicino, approfittando della connessione wifi gratuita e giocando a calcio con dei ragazzi turchi appena conosciuti, abbiamo fatto addirittura una partita, 3 vs 3. 
Intorno alle 17 ho lasciato Gdynia, rimanendo d'accordo con i ragazzi d'incontrarci in serata in un locale di Sopot.  Rientrato in Ostello  ho fatto subito una doccia, soprattutto per togliere di dosso tutta la sabbia accumulata durante la partitella.
Un paio d'ore dopo mi sono recato nuovamente alla stazione dei treni e in 15 minuti mi trovavo già li, 7,60 Zloty A/R. Esco dalla stazione e prendo una stradina che si apre in un piccolo piazzale dove si erge una cattedrale, la Kosciol Garnizonowy Jerzego, Chiesa di San Giorgio.
Da qui inizia la Bohaterow Monte Cassino, la via principale di Sopot che conduce direttamente al mare, ed è un susseguirsi di bar, pub e ristoranti, molto belli ed eleganti. Lungo questa via si trova un edificio particolare, unico nel suo genere, la Krzywy Domek, Casa Storta, dove al suo interno c'è un centro commerciale, diversi pub e una discoteca. Il ritrovo con i ragazzi turchi era proprio in un pub all'interno della casa e fortunatamente ci siamo trovati subito, e vai di birra!!!Si erano fatte le 23 e l'ultimo treno per Danzica sarebbe passato alle 23:35 quindi per non perderlo dovevo muovermi, saluto i ragazzi e vado via.
Il mattino seguente ero pronto per tornare nuovamente a Sopot e fare un giro sulle sue spiagge, ma una brutta sorpresa ha stravolto i miei piani.  Controllando il conto online mancavano un po' di soldini, avevo paura che mi avessero clonato la carta, quindi sono andato prima presso la banca dove il giorno precedente avevo prelevato 300 Zloty, ma a loro non risultava nulla, poi dalla Polizia Locale che non mi è stata di grande aiuto e alla fine presso l'unica Ambasciata Italiana che si trovava a Gdynia.
E' stata veramente un'impresa trovarla, perché è piccolissima e mal segnalata. Neanche qui ho avuto un buon riscontro per cui l'unica cosa che potevo fare in quel momento era di bloccare la carta e, trasferire un minimo di denaro sulla ricaricabile. Da li in poi sarei stato molto più attento ad ogni operazione.
Ho perso quasi l'intera giornata per via di questa rogna e una volta rientrato in Ostello, erano già le 18, per cui ho riposato e un po' più tardi sono uscito per andare a cenare. Non avevo tanta voglia di girovagare per trovare qualche particolare ristorante e, quindi , mi sono fermato in un classico Ristorante Italiano, 'Pizzeria Napoli' dove ho ordinato una pizza 4 Stagioni, una birra media e per concludere un caffè, totale 50 Zloty, circa 11,50 €, costo nella media europea.
Finito di cenare mi sono avviato per l'ostello passando dalla Dlugi Targi che era più suggestiva e affascinante che mai, grazie all'effetto delle luci notturne della città che si riflettevano contro ogni superficie creando un'atmosfera unica.
Il mattino seguente alle 5 ero già in piedi, dovevo raggiungere la stazione degli autobus, Dworzec PKS, che si trovava di fianco alla stazione dei treni, dove alle 6:30 sarei partito con un'autobus della compagnia Polsky Bus diretto a Varsavia.

Danzica è proprio una bella cittadina, a portata d'uomo, elegante con uno stile tipico dei paesi del nord, curata, pulita, ordinata, ricca di storia e all'avanguardia, grazie anche al suo wifi pubblico in particolare.
E' una città portuale e di conseguenza molto vivace, che diventa frizzante ad inizio serata quando le vie si riempiono di studenti dando inizio alla vita notturna.
Anche le vicine Sopot e Gdynia per quel poco che ho visto sono carine e, sicuramente, danno il loro meglio durante la stagione balneare ma, se trovate un volo economico in un'altro perido dell'anno, vale ugualmente la pena acquistarlo e visitare la città almeno per 3 giorni,  anche in considerazione del fatto che  vivere da queste è molto economico rispetto ai nostri standard.

domenica 4 maggio 2014

Due giorni nella capitale, Varsavia

Alle 6 del mattino mi trovavo nella stazione di Gdansk in attesa di salire sull'autobus, della PolskyBus, che mi avrebbe portato a Varsavia. Il biglietto l'avevo acquistato il giorno precedente direttamente dal sito online della compagnia stessa, www.polskibus.com/en/index.htm, per 52 Zloty, circa 12 €.
Ho viaggiato veramente bene ( ho dormito per gran parte del viaggio), autobus nuovissimo, pulito, comodo, aria condizionata, wifi (eccezionale) e in più un piccolo servizio a bordo con caffè e addirittura gelato, cosa chiedere di più?.
Dopo 4 ore e mezzo arriviamo alla Stazione degli Autobus nei pressi della Metro Mlociny, M1. Una volta sceso e ritirato lo zaino mi dirigo direttamente in metro, acquisto un biglietto presso una macchinetta; qui in pratica i biglietti vanno acquistati in base alla durata del tragitto che si prevede di fare, e avendo 9 fermate fino a Centrum, ho preso un biglietto da 20 minuti per 3,40 Zloty. 
Arrivato alla fermata della metro Centrum, ho fatto subito un selfie con questi grandi palazzi alle mie spalle, dopodichè mi toccava camminare una decina di minuti per raggiungere il New Emma Hostel dove avrei dormito per 3 notti, in dormitorio con bagno in comune per 100 Zloty,circa 23 €. 
Dopo aver fatto il check-in ed essermi riposato mezz'oretta nel mio letto, mi procuro una cartina in ostello ed esco per fare un primo. Essendo una bella giornata e trovandomi non molto distante dal fiume Vistola decido di andare verso quelle parti.
Camminando dritto per dritto, ad un certo punto mi trovo all'interno di un Parco, si trattava del Parco Rydza - Smiglego, dove all'entrata c'è una grande Fontana seguita da una scalinata che porta nel fulcro del parco stesso. La bella giornata accompagnata da una sorta di fiera, con bancarelle che vendevano prodotti artigianali di vario genere, a cui si aggiungeva qualche concerto dal vivo di band locali in una tensostruttura, aveva attirato molta gente, famiglie, giovani, insieme a tutti i corridori e ciclisti che si trovavano da quelle parti. Si respirava proprio una bella atmosfera in una pura giornata di primavera, ero felice di essermi trovato li in quel momento.
Faccio un giro tra le bancarelle e alla fine una di queste attrae la mia attenzione, vendevano sia delle piccole forme di un formaggio affumicato di capra prodotto in montagn, Sery Goorskie, ed in più lo proponevano grigliato con della confettura ai frutti di bosco, Serkiz Grili, da mangiare sul momento. Non avendo ancora pranzato e avendo un debole per tutti i tipi di formaggi esistenti sulla faccia della Terra, ho preso un Seri Grili, 2 Zloty, e l'ho mangiato con calma gustandomelo fino all'ultimo boccone, era molto buono.
Continuo a camminare in lungo ed in largo passando per un vialone alberato, con i mezzo una fila lunghissima di tulipani di tantissimi colori, che termina davanti un enorme monumento, Pomnik Chwala Saperom, eretto in Onore degli Zappatori che hanno perso la vita durante lo sminamento del paese dopo la II guerra mondiale. Questo è composto da 6 piloni decorati in rilievo con scene di battaglia e, disposti in cerchio con in mezzo un soldato in ginocchio che disarma una mina anticarro. 
Un centinaio di metri aldilà di questo monumento si trova la via pedonale con della gradinate che scendono sul fiume. 
Proseguo lungo questa fino ad arrivare in prossimità del ponte Poniatowskiego, con due grandi torri bianche ai lati lungo le quali si estende la via pedonale e ciclabile. Questo ponte è lungo 506 metri ed è in pratica un'estensione del viale di Gerusalemme, Aleje Jerozolimskie che porta direttamente nel quartiere Praga dall'altro lato della città. 
Arrivo fino a metà lunghezza del ponte da dove si vede benissimo la grande sagoma dello stadio Nazionale, Stadion Narodowy, una struttura moderna costruita per gli Europei di calcio del 2012, che ha ospitato l'incontro di apertura della manifestazione. 
Ai piedi dello stadio, lungo il fiume, si apre una grande spiaggia dove quel giorno c'erano centinaia di persone, sdraiate a rilassarsi, alcuni che giocavano a beach volley, chi in bici e qualcun'altro in canoa.
Questa non è l'unica spiaggia però, infatti ce ne sono altre due lungo la Vistola, una nei pressi del ponte Lazienkowski e l'altra vicina allo zoo, raggiungibili facilmente. Torno indietro e proseguo sul lungofiume per andare a vedere la statua della Sirena, Warszawska Syrenka, ma i lavori in corso per la costruzione di una linea della metropolitana ne impedivano la vista.
Da qui ho continuato per lo stradone che viene dal ponte Swietokrzyski  e dopo 500 metri mi sono diretto sulla destra nella via Dobra lungo la quale ad un certo punto si erge un gran muro verde, alle spalle del quale si trova la Biblioteka Unwesyteca.
Verso la fine di questo c'è un'ingresso che porta ai giardini dell'Università stessa e decido di fare un giretto anche qui.
Si tratta di uno spazio di circa 1 ha, occupato da fontane, cascate, sculture, piante e fiori di ogni tipo, che rappresenta uno dei più grandi e più bei giardini pensili in Europa. Il giardino quindi è formato da una parte inferiore, con un piccolo laghetto artificiale e una fontana, e una parte superiore, collegate tra loro tramite una scalinata con in mezzo una piccola cascata.
La parte superiore non è altro che il tetto di uno dei corpi della Biblioteca, con un'altro giardino in fondo al quale c'è un piccolo ponte, dal quale è possibile godere di una meravigliosa panoramica sulla città, sul ponte Sventokshizhskye e sul fiume Vistola che l'attraversa.
Scattato un po' di foto scendo nuovamente e passo per la Biblioteca, consistente in due corpi collegati tra loro da una grande galleria con un tetto in vetro ai lati della quale si possono notare delle piante rampicanti.  Veramente una bella struttura, mi è piaciuta molto e, si vede che è molto apprezzata anche dagli studenti stessi.
Visto che erano ancora le 17 e non ero molto lontano dalla città vecchia ho deciso di andare a fare un salto proprio li, quindi continuo sempre sulla Ulica Dobra, prendendo un po' dopo la via Bednarska e, risalendo lungo questa, sono arrivato nel viale Krakowskie Przedmiescie.
A pochi passi si trova Piazza del Castello, Plac Zamkowy, punto d'ingresso alla Città VecchiaStare Miasto, (dichiarata patrimonio dell'Umanità dall'Unesco) dominata dalla facciata del Castello Reale, Zamek Krolewski, risalente al X1V secolo. Sulla piazza si affacciano diversi palazzi colorati e in mezzo svetta la Colonna di Sigismondo, Kolumna Zygmunta, uno dei maggiori simboli della città costruita in onore del Re Sigismondo III.
E' una piazza molto bella, frequentata ogni giorno da migliaia di persone, turisti e non. In fondo alla piazza ad un certo punto inizia verso sinistra Ulica Swietojanska, lungo la quale si trova la Basilica Arcicattedrale di San Giovanni Battista, costruita nel XIV secolo in stile gotico e oggi appartenente al Patrimonio dell'Unesco.
Questa via porta direttamente alla Piazza Del MercatoRynec Starego Miasta, il cuore del centro storico di Varsavia. Si tratta in pratica di un grande rettangolo di palazzi colorati, rinascimentali e barocchi, con elementi gotici e neoclassici, con in mezzo la Statua della Sirena, risalente al 1885, che secondo la leggenda è la sorella della Sirenetta di Copenaghen. Ai lati della piazza e nelle viette laterali si trovano molti ristoranti e locande tipiche, con i prezzi che risentono un po' del panorama mozzafiato.
Proseguendo sulla Ulica Nowomiejska, dall'altro lato della piazza, si arriva di fronte al Barbacane di Varsavia, una struttura difensiva a pianta semicircolare, realizzata dall'architetto veneziano Giovanni Battista nel 1548, che proteggeva l'accesso alla città vecchia, protetta dalle mura dalla parte della città nuova, Nowego Miasto. Oggi è divenuto un luogo popolare per per artisti di strada e venditori d'arte.
Dopo mi sono spostato sulla Ulica Freta che uscendo dal Barbacane ne costituiva l'asse principale e poi lungo la Ulica Dluga, dove si trovano il Palazzo Raczynski, la Chiesa di Nostra Signora Regina della Corona Polacca, chiesa principale del presidio Polacco ed in fondo il Monumento alla Rivolta di Varsavia che commemora gli eroi della rivolta del 1944.
Da qui sono tornato indietro passando nuovamente per le Piazze del Mercato e del Castello e proseguendo per il viale Krakowskie Przedmiescie.
Questa è una delle più prestigiose e conosciute vie di Varsavia e della Polonia, la cosiddetta strada reale, che va dal Castello Reale fino al centro storico. Lungo questo viale si trovano il Palazzo del Presidente Della Repubblica, la Chiesa Neoclassica di Sant'Anna, il monumento al poeta nazionale Adam Mickiewich e la Città Universitaria.
Qualche centinaio di metri, dopo il Palazzo del Presidente della Repubblica, proseguendo sulla destra mi sono trovato in una piazza enorme, Piazza Pilsduski, la più grande piazza della capitale, che prende il nome dal maresciallo Pilsduski il quale fu determinante per il restauro della statualità polacca dopo la prima guerra mondiale.

Nella piazza, con alle spalle gli skyline della città, si possono notare una grandissima Croce, che commemora il primo pellegrinaggio di Giovanni Paolo II in Polonia, situata di fronte alla Tomba del Milite Ignoto, eretta in onore di soldati ignoti che hanno combattuto eroicamente per l'indipendenza della Polonia. Questa tomba è sorvegliata continuamente dalle Guardie d'Onore.
Un po' più avanti, sempre sulla Krakowskie Przedmiescie, si trova la Kościół Świętego Krzyża, Chiesa di Santa Croce, una chiesa in pieno stile barocco con due alti torri gemelle, dove pare venga conservato, all'interno di un pilastro, il cuore di Chopin, il più famoso musicista polacco.
In prossimità del Palazzo Staszic, sede dell'Accademia polacca delle Scienze, caratterizzato dalla presenza del Monumento di Niccolò Copernico, Pomnik Mikolaja Kopernika, inizia la Nowy Swiat, una delle strade più belle della città
E' una via lunga circa 1 km, costeggiata da palazzi dell'antica nobiltà e oggi cuore pulsante di vita con i suoi numerosi ristoranti, bar e negozi alla moda, di conseguenza molto frequentata soprattutto da giovani. Ciò nonostante mi ha stupito molto vederla in ordine e pulitissima, nemmeno un mozzicone di sigaretta per terra. Arrivato all'incrocio di Nowy Swiat e Aleje Jerozolimskie, mi sono trovato a questa grande rotonda spartitraffico dove in mezzo non passa di certo inosservata, vista anche la sua altezza, una Palma, creata dall'artista Joanna Rajkowska, che dopo un viaggio in Israele voleva fortemente portare una palma a Varsavia per donare un po' di allegria, e la cosa ha riscosso gran successo.
Sembrerebbe una vera e propria Palma ma a quella latitudine è impossibile che possa crescere, infatti si tratta di una colonna in acciaio coperta di corteccia naturale e foglie di polietilene, fatta in modo da potersi piegare al vento.
Da qui mi sono diretto all'ostello, ma prima, avendo anche un certo languorino mi sono fermato in un ristorante cinese e ho mangiato un anatra alla pechinese e riso bianco, con una buona birra ad accompagnare il tutto.
Rientrato in Ostello ho fatto amicizia con un gruppo di ragazzi Italiani anche loro li in vacanza e, per la serata, abbiamo deciso di fare un giro insieme.
Ci siamo spostati  a piedi dirigendoci per la Nowy Swiat, dove abbiamo sorseggiato un po' di birra in uno dei tanti locali presenti lungo la via stessa, dopodiché, su consiglio di gente del posto, ci siamo spostati nella via Mazowiecka, cuore della vita notturna di Varsavia con i Clubs più alla moda. 
Ma noi non eravamo in cerca di discoteca e ci siamo fermati in un Pub, al Meta Seta Galareta, dove abbiamo passato la serata assaggiando diverse birre e qualche short. Un'oretta dopo siamo rientrati con un taxi, essendo in 4 abbiamo speso 5 Zloty a testa.
Il giorno dopo, dopo aver fatto colazione in Ostello, ho deciso di andare a visitare Park Lazienki, che si trova dal lato opposto a quello del centro storico (tra loro distano 4 km). Per chi ama spostarsi a piedi basta semplicemente proseguire sulla Nowy Swiat, passare per la chiesa di Sant'Alessandro e proseguire dritto sull'Aleje Ujazdowskie, costeggiando inizialmente sulla sx Park Ujazdoski fino ad arrivare a destinazione.
Il Parco Reale, Lazienki Krolewskie (Bagni Reali) è stato realizzato nel XVII secolo per il Re Stanislaw August Poniatowski, un complesso costituito da splendidi palazzi neoclassici (quasi tutti progettati dall'architetto Domenico Merlini) inseriti all'interno di un magnifico giardino reale, una perfetta combinazione tra natura e architettura.
Questo Parco è talmente grande da perdercisi dentro facilmente, basti pensare che si estende su una superficie pari a 76 ha. I diversi viali alberati con aiuole piene di Tulipani, circondati da laghi e corsi d'acqua, tracciano le vie per raggiungere le principali attrazioni e rappresentano un luogo ideale per le passeggiate, per fare attività sportiva e rilassarsi. 
Anche qui mi sono spostato liberamente godendomi tutto quel verde che mi circondava insieme alla sua caratteristica fauna, qualche scoiattolo, un pavone antipatico, qualche germano reale e delle splendide anatre mandarina.
Da non perdere assolutissimamente il Palazzo sull'acquaPalac Na Wyspie, una dei palazzi più belli di Varsavia, un'antica residenza reale trasformata in un prestigioso museo. Ha la particolarità di essere stato costruito al centro del laghetto, dando l'idea di emergere dall'acqua da qualsiasi punto lo si guardi. E' possibile anche visitarlo all'interno ma si può entrare solo in 15 alla volta, basta armarsi di grande pazienza, a volte ci sono delle code lunghissime. 
Sullo stesso laghetto, a 50 metri dal Palazzo, si trova un'Anfiteatro Romano, con uno specchio d'acqua che separa le gradinate dalla scena e della statue romane lungo il suo perimetro. 
Proseguendo tra i sentieri del parco si possono incontrare altri edifici, tra cui la Bialy DomekCasa Bianca, un'edificio quadrato edificato come prima residenza reale estiva ed abbellita da aiuole fiorite a cornice di un grazioso specchio d'acqua  dinanzi l'ingresso.
Oltre a questa merita una visita anche la Stara Pomaranczarnia, Antica Aranceria, che un tempo ospitava il Teatro della Corte Reale, ispirata alla reggia di Versailles, uno degli esempi ancora viventi di teatro di corte; oggi è sede di una galleria di sculture che espone opere di antichi polacchi. 
Vi è anche una Nuova Aranceria, costruita nel 1860 per volere dello Zar Alessandro II di Russia, il quale acquistò una collezione di alberi di arancio che non poteva trasportare a San Pietroburgo a causa delle condizioni climatiche. 
Infine mi sono trovato davanti al Tempio di Diana, Swiatynia Daiany, un'edificio in legno massiccio con due leoni di guardia e decorato al suo interno con affreschi a mo' di fiori e frutta.
Dopo aver passato un paio d'ore e mezza a girovagare nel parco mi sono diretto verso il centro, nella zona Finanziaria, nella Nowa Miesto dominata dai grattacieli a specchio che si alternano ad imponenti palazzoni sovietici.
Tra questi si impone per la sua altezza e dimensione il Palazzo della Cultura e della Scienza, una torre alta 231 metri distribuiti su 42 piani, con in cima un grande orologio e due grandi capannoni laterali, che ospitano sale per congressi, teatri, un cinema multisala, due musei, un'università e uffici.
La realizzazione di questo grattacielo venne commissionata da Stalin come 'dono' dell'Unione Sovietica  tra il 1952 e 1955, un'opera architettonica decisamente bella ma che, ancora oggi, suscita risentimenti contrastanti tra la gente del posto e gli appassionati di architettura, in quanto realizzata da colui che aiutò Hitler nella terribile politica polacca. Per chi volesse c'è anche la possibilità di prendere acquistare un biglietto per 20 Zloty e salire sino al 30° piano, dove si trova una terrazza panoramica con una gran vista sull'intera città.
Da qui mi sono spostato presso la Stazione dei Treni dove ho acquistato un biglietto (60 Zloty) per il giorno dopo, un treno regionale che mi avrebbe portato a Cracovia.
Infine sono tornato nuovamente nella città vecchia, per mangiare qualcosa di buono e trovare dei souvenir da mettere in bacheca ed è qui che è finita la mia visita a Varsavia.
Il mattino seguente alle 09:30 mi trovavo alla stazione dei treni, Warsawa Centralna, il  mio treno per Cracovia sarebbe partito alle  10:05.

Varsavia è una città moderna, giovane, esuberante, movimentata, piena di vita, una città che conserva le sue tradizioni e allo stesso momento asseconda la spinta verso l'evoluzione. Mi ha colpito molto il suo verde, con tutti i suoi parchi ricchi di flora e fauna, con una ricca profusione di alberi in ogni angolo della città. Bellissimo il centro storico le vie che vi conducono, dalla Nowy Swiat alla Krakowskie Przedmiescie, dove passeggiare diventa un piacere e si macinano chilometri senza rendersene conto. Da non perdere secondo me, il giardino della Biblioteca Universitaria e se vi trovate da queste parti in estate perché non fare un tuffo nelle acque del Vistola?
Io mi sono trovato a Varsavia nel mese di maggio e la temperatura, durante le giornate di sole, era ideale per visitarla, né troppo caldo né troppo freddo.