Partito con un volo Wizz Air alle 22:50, da Bergamo Orio al Serio, dopo circa due ore di viaggio eccomi arrivato all'aeroporto internazionale Lech Walesa della città di Danzica (Gsansk).
L'aeroporto dista circa 16 km dal centro e quindi una volta uscito ho cercato qualche autobus ma, il primo sarebbe partito alle 02:00. Fortunatamente all'imbarco avevo conosciuto un ragazzo italiano, Gabriele e, anche lui, cercava insieme alla ragazza un modo per raggiungere la città. Alla fine ci siamo messi d'accordo e abbiamo deciso di prendere un taxi, non sarebbe costato molto.
Ho provato anche a prelevare un po' di soldi da diversi Atm dell'aeroporto ma ho avuto seri problemi, ma Gabriele è stato cosi gentile da cambiarmi 10 € in 42 Zloty.
In meno di mezz'ora il taxi lascia Gabriele e la ragazza a casa loro e porta me di fronte l'ingresso del Riverside Hostel, pagando intorno ai 35 Zloty per il trasporto, circa 8 €.
Erano le 2 di notte inoltrate, la porta principale era chiusa e ho dovuto suonare insistentemente prima che qualcuno mi aprisse, poverino stava dormendo. Il ragazzo mi indica direttamente una stanza dove dormire e poi avremmo sistemato le faccende burocratiche l'indomani con calma. Avevo prenotato un posto letto in Dormitorio da 8 con bagno in comune, 3 notti, al costo di 16 €, circa 5,50€ per notte.
Il giorno dopo, una volta completato il check-in e fatto un'abbondante colazione, esco a fare un giro per la città. Il Riverside Hostel è veramente carino con una struttura alquanto moderna e si trova in pieno centro, di fianco al fiume Motlava e a 30 metri dalla Porta Verde, Brama Zielona, da dove inizia la Dlugi Targ, la via del Mercato Lungo e dell'omonima Piazza.
Inizio la giornata facendo una passeggiata lungo questa via e per circa 200 metri dopo mi trovo davanti ad uno dei simboli della città, la Fontana di Nettuno, una statua in bronzo che si erge su una vasca ornata da quattro teste di leoni, rappresentante la potenza marittima di Danzica. Alle sue spalle troviamo il Palazzo di Artù,visitabile per 10 Zloty, ed a pochi metri di distanza si erge la Torre del Municipio della Città Principale, Ratusz Glownego Miasta.
Da qui in poi inizia la Ulica Dluga che termina con la Porta D'oro, Zlota Brama, vicino alla quale si trova il Museo Bursztynu.
Queste due vie nella loro continuità costituiscono la Strada Reale e sono considerate, in pratica, come il salotto della città, reso tale dagli edifici dai colori variopinti, con facciate eleganti e frontoni ornati che formano un complesso di grande bellezza. Lungo le stesse ci sono inoltre moltissimi ristoranti, bar, negozi di vario genere e bancarelle con prodotti artigianali, ma quello che più in assoluto rappresenta la fonte di ricchezza per la città, è il commercio dell'ambra, raccolta dai cercatori nelle vicine spiagge aventi fondali ricchi di questo prezioso fossile.
Arrivato in fondo decido di tornare indietro, come i pazzi, giusto perché con quella bella giornata mi sarebbe piaciuto fare una passeggiata lungo il fiume. Attraversata la Porta Verde sulla sinistra c'è una via pedonale che costeggia il Motlava, la Riva Lunga, una via frequentata da molti turisti, anch'essa piena di ristoranti e bar, alcuni addirittura su delle navi, quindi luogo ideale per passeggiare, pranzare o fare un piccolo break.
Arrivato in fondo decido di tornare indietro, come i pazzi, giusto perché con quella bella giornata mi sarebbe piaciuto fare una passeggiata lungo il fiume. Attraversata la Porta Verde sulla sinistra c'è una via pedonale che costeggia il Motlava, la Riva Lunga, una via frequentata da molti turisti, anch'essa piena di ristoranti e bar, alcuni addirittura su delle navi, quindi luogo ideale per passeggiare, pranzare o fare un piccolo break.
Quello rende particolare questa via è la grande sagoma nera dell'Antica Gru di Danzica, Zuraw Gdanski, che consentiva di caricare le navi sollevando pesi da un'altezza di 27 metri.
Lungo la Riva Lunga ci sono sulla sinistra diverse Porte che consentono l'accesso alle vie interne, alcune veramente molto carine, tra cui la Ulica Mariacka. Sui lati di questa via si affacciano i portici di splendidi palazzi che sono simbolo della ricchezza borghese e nobile di Danzica, con scalinate esterne e balconi in ferro battuto.
Questa via conduce alla Bazylica Mariacka, Basilica di Santa Maria, conosciuta come la Corona della città di Danzica, un'enorme costruzione che grazie alle sue imponenti mura e torri si impone sullo skyline della città: è la più grande chiesa gotica in mattoni in Polonia e in Europa. Qui c'è la possibilità di salire sulla Torre Campanaria e io non ci ho pensato due volte, solamente 400 gradini e 6 Zloty. E' stata veramente dura ma alla fine mi sono sentito ripagato quando avevo davanti ai miei occhi quel gran bel panorama sull'intera città.
Sono rimasto li per un po', a godermi la vista, fare qualche foto e cercando di localizzare le vicine Sopot e Gdynia, che insieme a Danzica costituiscono l'agglomerato noto come la Tripla Città.
L'idea di fare un salto in spiaggia mi stuzzicava molto e quindi ho deciso di recarmi alla Stazione dei Treni, che dista dal centro circa 1 km, dove prendere un treno che mi portasse a Gdynia.
Proseguo quindi sulla via di fronte la Basilica, Ulica Piwna, ed arrivato in fondo mi trovo davanti alla Wielka Zbrojownja, l'Armeria Grande, un'ex arsenale che oggi fa parte dell'Accademia delle Belle Arti, a mio parere l'edificio più bello del centro storico di Danzica.
Da qui ho continuato lungo una serie di vie che terminano con Ulica Rajska, prima della quale si trova il Mercato Comunale, Hala Targowa, dove ho fatto un breve giro e acquistato una torta salata e della frutta. E' un classico mercato con prodotti freschi e di vario genere, alimentare, industriale, abbigliamento e calzature, a prezzi accessibili.
Infine ho tagliato a sinistra dentro un'area dove c'è un Centro Commerciale, con tanto di cinema. Aldilà del centro commerciale, dopo aver attraversato il vialone Jagiellonskie eccomi a Gdansk Glowny, la Stazione dei Treni di Danzica.
Acquisto il biglietto A/R per 10,40 Zloty e dopo un quarto d'ora sono in viaggio; le due città distano circa 21 km ed in meno di mezz'ora scendo a Gdinya Glowna. Uscito dalla stazione passo attraverso un sotto passaggio dopodiché proseguo lungo la Ulica Starowiejska, in fondo alla quale, nei pressi di un grosso incrocio, si erge il Monumento al Tenente Anthony Abraham.
Cinquecento metri più avanti ecco finalmente il colore blu infinito del Mar Baltico; non è un paradiso come i tropici o la mia Calabria, ma il mare è sempre il mare. Mi dirigo dall'altro lato del porto dove si trovano ormeggiate diverse navi, moderne e antiche, da guerra e non.
Tra queste spicca la nave da guerra Blyskawica, divenuta in seguito un museo, che rappresenta il più grande orgoglio della marina Polacca per le diverse battaglie affrontate con successo durante gli anni della seconda guerra mondiale.
Lungo questo vialone si trova anche l'Acquario di Gdinya, e attraversando il porticciolo della Marina ecco finalmente una spiaggia.
Si tratta di una piccola spiaggia nei pressi di Plac Zabaw, la più vicina al centro, quindi frequentata da molta gente, ragazzi e ragazze, studenti e non, chi giocava e chi si rilassava, la giornata era fenomenale per essere a maggio, c'erano quasi 20 gradi e tutti, compreso me, ne approfittavamo.
Io non avevo nessun telo ma non mi sono creato problemi, tolto le scarpe e i calzini mi sono sdraiato e rilassato per bene, il sole, l'odore della salsedine, il vento del mare, mi rigeneravano. L'acqua era scontato che non fosse cristallina ed era anche piuttosto fredda ma, nonostante questo, c'era qualche temerario che ci sguazzava dentro tranquillamente.
Mi son fermato in spiaggia per un paio d'ore, mangiando anche un Hot Dog in un chiosco vicino, approfittando della connessione wifi gratuita e giocando a calcio con dei ragazzi turchi appena conosciuti, abbiamo fatto addirittura una partita, 3 vs 3.
Mi son fermato in spiaggia per un paio d'ore, mangiando anche un Hot Dog in un chiosco vicino, approfittando della connessione wifi gratuita e giocando a calcio con dei ragazzi turchi appena conosciuti, abbiamo fatto addirittura una partita, 3 vs 3.
Intorno alle 17 ho lasciato Gdynia, rimanendo d'accordo con i ragazzi d'incontrarci in serata in un locale di Sopot. Rientrato in Ostello ho fatto subito una doccia, soprattutto per togliere di dosso tutta la sabbia accumulata durante la partitella.
Un paio d'ore dopo mi sono recato nuovamente alla stazione dei treni e in 15 minuti mi trovavo già li, 7,60 Zloty A/R. Esco dalla stazione e prendo una stradina che si apre in un piccolo piazzale dove si erge una cattedrale, la Kosciol Garnizonowy Jerzego, Chiesa di San Giorgio.
Da qui inizia la Bohaterow Monte Cassino, la via principale di Sopot che conduce direttamente al mare, ed è un susseguirsi di bar, pub e ristoranti, molto belli ed eleganti. Lungo questa via si trova un edificio particolare, unico nel suo genere, la Krzywy Domek, Casa Storta, dove al suo interno c'è un centro commerciale, diversi pub e una discoteca. Il ritrovo con i ragazzi turchi era proprio in un pub all'interno della casa e fortunatamente ci siamo trovati subito, e vai di birra!!!Si erano fatte le 23 e l'ultimo treno per Danzica sarebbe passato alle 23:35 quindi per non perderlo dovevo muovermi, saluto i ragazzi e vado via.
Da qui inizia la Bohaterow Monte Cassino, la via principale di Sopot che conduce direttamente al mare, ed è un susseguirsi di bar, pub e ristoranti, molto belli ed eleganti. Lungo questa via si trova un edificio particolare, unico nel suo genere, la Krzywy Domek, Casa Storta, dove al suo interno c'è un centro commerciale, diversi pub e una discoteca. Il ritrovo con i ragazzi turchi era proprio in un pub all'interno della casa e fortunatamente ci siamo trovati subito, e vai di birra!!!Si erano fatte le 23 e l'ultimo treno per Danzica sarebbe passato alle 23:35 quindi per non perderlo dovevo muovermi, saluto i ragazzi e vado via.
Il mattino seguente ero pronto per tornare nuovamente a Sopot e fare un giro sulle sue spiagge, ma una brutta sorpresa ha stravolto i miei piani. Controllando il conto online mancavano un po' di soldini, avevo paura che mi avessero clonato la carta, quindi sono andato prima presso la banca dove il giorno precedente avevo prelevato 300 Zloty, ma a loro non risultava nulla, poi dalla Polizia Locale che non mi è stata di grande aiuto e alla fine presso l'unica Ambasciata Italiana che si trovava a Gdynia.
E' stata veramente un'impresa trovarla, perché è piccolissima e mal segnalata. Neanche qui ho avuto un buon riscontro per cui l'unica cosa che potevo fare in quel momento era di bloccare la carta e, trasferire un minimo di denaro sulla ricaricabile. Da li in poi sarei stato molto più attento ad ogni operazione.
Ho perso quasi l'intera giornata per via di questa rogna e una volta rientrato in Ostello, erano già le 18, per cui ho riposato e un po' più tardi sono uscito per andare a cenare. Non avevo tanta voglia di girovagare per trovare qualche particolare ristorante e, quindi , mi sono fermato in un classico Ristorante Italiano, 'Pizzeria Napoli' dove ho ordinato una pizza 4 Stagioni, una birra media e per concludere un caffè, totale 50 Zloty, circa 11,50 €, costo nella media europea.
Finito di cenare mi sono avviato per l'ostello passando dalla Dlugi Targi che era più suggestiva e affascinante che mai, grazie all'effetto delle luci notturne della città che si riflettevano contro ogni superficie creando un'atmosfera unica.
Il mattino seguente alle 5 ero già in piedi, dovevo raggiungere la stazione degli autobus, Dworzec PKS, che si trovava di fianco alla stazione dei treni, dove alle 6:30 sarei partito con un'autobus della compagnia Polsky Bus diretto a Varsavia.
E' stata veramente un'impresa trovarla, perché è piccolissima e mal segnalata. Neanche qui ho avuto un buon riscontro per cui l'unica cosa che potevo fare in quel momento era di bloccare la carta e, trasferire un minimo di denaro sulla ricaricabile. Da li in poi sarei stato molto più attento ad ogni operazione.
Ho perso quasi l'intera giornata per via di questa rogna e una volta rientrato in Ostello, erano già le 18, per cui ho riposato e un po' più tardi sono uscito per andare a cenare. Non avevo tanta voglia di girovagare per trovare qualche particolare ristorante e, quindi , mi sono fermato in un classico Ristorante Italiano, 'Pizzeria Napoli' dove ho ordinato una pizza 4 Stagioni, una birra media e per concludere un caffè, totale 50 Zloty, circa 11,50 €, costo nella media europea.
Finito di cenare mi sono avviato per l'ostello passando dalla Dlugi Targi che era più suggestiva e affascinante che mai, grazie all'effetto delle luci notturne della città che si riflettevano contro ogni superficie creando un'atmosfera unica.
Il mattino seguente alle 5 ero già in piedi, dovevo raggiungere la stazione degli autobus, Dworzec PKS, che si trovava di fianco alla stazione dei treni, dove alle 6:30 sarei partito con un'autobus della compagnia Polsky Bus diretto a Varsavia.
Danzica è proprio una bella cittadina, a portata d'uomo, elegante con uno stile tipico dei paesi del nord, curata, pulita, ordinata, ricca di storia e all'avanguardia, grazie anche al suo wifi pubblico in particolare.
E' una città portuale e di conseguenza molto vivace, che diventa frizzante ad inizio serata quando le vie si riempiono di studenti dando inizio alla vita notturna.
Anche le vicine Sopot e Gdynia per quel poco che ho visto sono carine e, sicuramente, danno il loro meglio durante la stagione balneare ma, se trovate un volo economico in un'altro perido dell'anno, vale ugualmente la pena acquistarlo e visitare la città almeno per 3 giorni, anche in considerazione del fatto che vivere da queste è molto economico rispetto ai nostri standard.
E' una città portuale e di conseguenza molto vivace, che diventa frizzante ad inizio serata quando le vie si riempiono di studenti dando inizio alla vita notturna.
Anche le vicine Sopot e Gdynia per quel poco che ho visto sono carine e, sicuramente, danno il loro meglio durante la stagione balneare ma, se trovate un volo economico in un'altro perido dell'anno, vale ugualmente la pena acquistarlo e visitare la città almeno per 3 giorni, anche in considerazione del fatto che vivere da queste è molto economico rispetto ai nostri standard.