Partito alle 23:20 dall'aeroporto internazionale Sabina Gokcen di Istanbul, dopo circa 1 ora e 20 minuti atterro all'aeroporto Adnan Menderes di Smirne (Izmir).
Non appena esco dall'aeroporto la prima cosa da fare è individuare l'autobus numero 204 che collega quest'ultimo alla stazione degli Autobus di Izmir, 'Otogar Bornova' Ci sono anche altre soluzioni per raggiungere la stazione,bpotete dare un'occhiata anche al sito dei trasporti di Izmir in caso di altri spostamenti (www.eshot.gov.tr/default.aspx?=Eng) ma essendo notte l'unico mezzo disponibile era appunto l'autobus.
Una volta individuata la fermata e dato un'occhiata agli orari, avevo una mezz'oretta abbondante per mangiare qualcosa, mi fermo davanti un bar di fronte all'ingresso aeroporto e prendo un panino e un tè caldo, il Cay.
Salgo sull'autobus, acquisto il biglietto per 4,5 TL e in 30 minuti siamo all'Otogar. Erano le 2:20 di notte, avrei dovuto aspettare altre tre ore e mezza prima di partire nuovamente, quindi faccio un giro all'interno della stazione fino a quando non trovo delle sedie libere cercando di dormire un po'.
Alle 6 in punto mi trovavo sull'autobus della compagnia KamilKoc, diretto all'Otogar di Denizli.
Molto piacevole il viaggio, anche se in pratica ho dormito, l'autobus era all'avanguardia, sedile molto comodo e con in dotazione anche uno schermo touch-screen dove guardare film, ascoltare musica o giocare, in più circa 15 minuti dopo esser partiti ci è stata servita anche una piccola colazione con caffè e biscotti, non male.
Dopo 3 ore di viaggio eccoci a Denizli, la giornata è soleggiata e intorno c'è un bel panorama.
Nella stazione ci sono molti taxi collettivi, chiamati Dolmus, da 10-15 posti, che in pratica si occupano dei trasporti locali e, tra questi, trovo quello che stavo cercando. Pago 30 TL e dopo 20 minuti, con diverse fermate, l'autista mi lascia ad un incrocio, subito sulla mia destra c'era una salita che portava a Pamukkale, il Castello di Cotone. E' un sito naturale protetto dall'Unesco come Patrimonio dell'Umanità.
La particolarità di questo sito è dovuta alla presenza di acqua termale (36 °C) sovrasatura di ioni calcio e anidride carbonica che venendo a contatto con l'atmosfera e le basse temperature porta alla precipitazione del carbonato di calcio dando luogo alle caratteristiche formazioni, costituite da strati bianchi di calcare e travertino lungo il pendio della montagna, rendendo l'area simile ad una fortezza di cotone o cascate di ghiaccio.
Mi avvio lungo la salita, acquisto il biglietto d'ingresso per 20 TL e tolgo le scarpe e i rispettivi calzini, è vietato entrare con le scarpe addosso. Era pieno inverno, ci saranno stati 4-5 °, quindi inizialmente i miei piedi stavano gelando, ma dopo un po' iniziava ad arrivare acqua calda di sorgente, è stata una libidine.
Continuo a salire sempre più su, ci sono poche persone e ho la fortuna di godermi al meglio lo spettacolo intorno, piccole piscine create naturalmente dai depositi di calcio nel corso dei millenni, , un'ambiente paradisiaco, la voglia di farmi un bagno era troppa, ma poi sicuramente avrei sofferto il freddo.
Forse se avessi visto qualcuno calarsi lo avrei fatto anch'io.
Ad un certo punto guardo all'orizzonte, un panorama meraviglioso, quanto è bella la natura!!
Continuo a salire verso la cima lungo un piccolo ruscello dove scorre l'acqua calda e nuvole di vapore s'innalzano in cielo, in alcuni punti era difficile anche vedere a 10-20 metri di distanza. Il fondo è scivoloso e camminare scalzi rende la salita più difficoltosa, ma facendo attenzione a dove mettere i piedi non sarà cosi impervia.
Arrivato in cima, mi rilasso un po' lasciando i piedi a mollo nell'acqua calda, dopodiché li asciugo, metto su calzini e scarponi da trekking, e proseguo verso le rovine di Hierapolis, una città Ellenistico-Romana.
Il nome della città significa città sacra in quanto gli antichi credevano fosse stata creata dal Dio Apollo. Il sito è molto grande e di conseguenza c'è da camminare un bel po' ma, essendo pianeggiante, la passeggiata è stata piacevole.
Vi sono molte cose interessanti da vedere, la prima è la Piscina Termale di Cleopatra, che si trova all'inizio del sito stesso, ma per entrare e farsi un bagno si deve acquistare un'ulteriore biglietto dal costo di 30 TL.
Proseguendo si possono vedere molte altre attrazioni architettoniche, tra cui l'Agora commerciale, una delle più grandi dell'Asia minore, il Viale di Frontino largo 14 metri e viale principale della città, due grandi Ninfei Pubblici, una vasta Necropoli, resti di bagni romani, delle latrine, il Martyrion di San Filippo, considerato il luogo più importante di culto cristiano di Hierapolis e il Teatro Romano, molto ben conservato, che ospitava sino a 10000 spettatori.
In due ore abbondanti ho finito di visitare il sito Pamukkale-Hierapolis, dopodiché sono andato alla ricerca di un posto dove pranzaree, e a pochi metri dall'uscita/ingresso del sito mi sono fermato al Moustafa Hiotel & Restaurant.
Siccome fuori faceva freddo ho preferito optare zuppa calda di lenticchie, chiamata Corba in turco, accompagnata da pane e da un Cay, 10 TL.
La zuppa era ottima, servizio molto veloce e personale simpatico, consiglio a tutti di fermarvi qui se volete mangiare bene.
Una volta finito di pranzare e usare il telefono, finalmente avevo trovato una connessione wi-fi per comunicare con il mondo, torno sulla strada principale in attesa di un Dolmus che mi portasse nuovamente all'Autogar di Denizli e nell'attesa mi fermo in un negozietto per acquistare qualche ricordo.
Qui alle 17 mi aspettava un autobus della compagnia Pamukkale che mi avrebbe portato a Selcuk, mia tappa successiva.
Visitare questo sito è stata veramente una bella esperienza, il posto è magnifico, surreale, ben conservato, alcuni consigliano di andare al mattino perché c'è poca gente, altri al tardo pomeriggio per osservare un tramonto spettacolare. Una mezza giornata è più che sufficiente per visitarlo, a me come già detto sono bastate solo 2 ore.
La particolarità di questo sito è dovuta alla presenza di acqua termale (36 °C) sovrasatura di ioni calcio e anidride carbonica che venendo a contatto con l'atmosfera e le basse temperature porta alla precipitazione del carbonato di calcio dando luogo alle caratteristiche formazioni, costituite da strati bianchi di calcare e travertino lungo il pendio della montagna, rendendo l'area simile ad una fortezza di cotone o cascate di ghiaccio.
Mi avvio lungo la salita, acquisto il biglietto d'ingresso per 20 TL e tolgo le scarpe e i rispettivi calzini, è vietato entrare con le scarpe addosso. Era pieno inverno, ci saranno stati 4-5 °, quindi inizialmente i miei piedi stavano gelando, ma dopo un po' iniziava ad arrivare acqua calda di sorgente, è stata una libidine.
Continuo a salire sempre più su, ci sono poche persone e ho la fortuna di godermi al meglio lo spettacolo intorno, piccole piscine create naturalmente dai depositi di calcio nel corso dei millenni, , un'ambiente paradisiaco, la voglia di farmi un bagno era troppa, ma poi sicuramente avrei sofferto il freddo.
Forse se avessi visto qualcuno calarsi lo avrei fatto anch'io.
Ad un certo punto guardo all'orizzonte, un panorama meraviglioso, quanto è bella la natura!!
Continuo a salire verso la cima lungo un piccolo ruscello dove scorre l'acqua calda e nuvole di vapore s'innalzano in cielo, in alcuni punti era difficile anche vedere a 10-20 metri di distanza. Il fondo è scivoloso e camminare scalzi rende la salita più difficoltosa, ma facendo attenzione a dove mettere i piedi non sarà cosi impervia.
Arrivato in cima, mi rilasso un po' lasciando i piedi a mollo nell'acqua calda, dopodiché li asciugo, metto su calzini e scarponi da trekking, e proseguo verso le rovine di Hierapolis, una città Ellenistico-Romana.
Il nome della città significa città sacra in quanto gli antichi credevano fosse stata creata dal Dio Apollo. Il sito è molto grande e di conseguenza c'è da camminare un bel po' ma, essendo pianeggiante, la passeggiata è stata piacevole.
Vi sono molte cose interessanti da vedere, la prima è la Piscina Termale di Cleopatra, che si trova all'inizio del sito stesso, ma per entrare e farsi un bagno si deve acquistare un'ulteriore biglietto dal costo di 30 TL.
Proseguendo si possono vedere molte altre attrazioni architettoniche, tra cui l'Agora commerciale, una delle più grandi dell'Asia minore, il Viale di Frontino largo 14 metri e viale principale della città, due grandi Ninfei Pubblici, una vasta Necropoli, resti di bagni romani, delle latrine, il Martyrion di San Filippo, considerato il luogo più importante di culto cristiano di Hierapolis e il Teatro Romano, molto ben conservato, che ospitava sino a 10000 spettatori.
In due ore abbondanti ho finito di visitare il sito Pamukkale-Hierapolis, dopodiché sono andato alla ricerca di un posto dove pranzaree, e a pochi metri dall'uscita/ingresso del sito mi sono fermato al Moustafa Hiotel & Restaurant.
Siccome fuori faceva freddo ho preferito optare zuppa calda di lenticchie, chiamata Corba in turco, accompagnata da pane e da un Cay, 10 TL.
La zuppa era ottima, servizio molto veloce e personale simpatico, consiglio a tutti di fermarvi qui se volete mangiare bene.
Una volta finito di pranzare e usare il telefono, finalmente avevo trovato una connessione wi-fi per comunicare con il mondo, torno sulla strada principale in attesa di un Dolmus che mi portasse nuovamente all'Autogar di Denizli e nell'attesa mi fermo in un negozietto per acquistare qualche ricordo.
Qui alle 17 mi aspettava un autobus della compagnia Pamukkale che mi avrebbe portato a Selcuk, mia tappa successiva.
Visitare questo sito è stata veramente una bella esperienza, il posto è magnifico, surreale, ben conservato, alcuni consigliano di andare al mattino perché c'è poca gente, altri al tardo pomeriggio per osservare un tramonto spettacolare. Una mezza giornata è più che sufficiente per visitarlo, a me come già detto sono bastate solo 2 ore.
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